mercoledì 2 maggio 2018

Nella guerra fra residenti e commercianti è il comune da condannare







Come ogni estate arriva in comune il dibattito fra diritto al lavoro e diritto al riposo. Inizia un lungo periodo di bagarre, dove entrambe le fazioni se ne diranno di tutti i colori e ne usciranno entrambi sconfitti e come sempre a vincere la battaglia saranno gli abusivi. Come tutti gli anni il comune tenterà di mettere una pezza, stringerà il campo d'azione delle attività regolari, ma nulla cambierà, ed i residenti, continueranno a passare notti insonni.

Entrambe le fazioni non hanno capito che l'unico soggetto da condannare è il Comune di Palermo, in quanto la sua funzione è quella di garante dei cittadini a prescindere dalla categoria che rappresentano.

Di fatto potremmo anche chiudere i locali notturni, ma chi garantirà che gli abusivi se ne andranno? Il 30 aprile, chiudendo la mia attività, sono passato intorno all'1,30 da piazza Sant'Anna. A parte un locale, nessuno aveva suolo pubblico, eppure malgrado fosse un lunedì i ragazzi bivaccano in enormi quantità in piazza, fra suoni, balli, urli e schiamazzi. Chi con la chitarra, chi con cori da stadio, chi suonava i clacson dei loro mezzi, malgrado fossimo in un area pedonale... nessuno di questi individui garantiva il diritto al riposo. Eppure poco più avanti a piazza Rivoluzione, vi era un silenzio tombale. Le persone sedute e composte, che sorseggivano un drink. Il primo problema della movida è l'alcol a  basso prezzo. Più bevono, più urinano, più urlano e più schiamazzano. Se una ditta paga le tasse ed ha il personale in regola, non può permettersi di fare sconti e prezzi stracciati.

Ma torniamo al nocciolo del discorso, quali sono i doveri del comune?
Il comune deve concedere qualora ci sono i requisiti, il suolo pubblico. nell'ipotesi che non ci siano i requisiti, il comune deve verificare costantemente affinchè la ditta in questione non occupi quello spazio. Nell'ipotesi che ci siano i requisiti, il comune deve verificare che vengano rispettati gli spazi concessi e non lo deve fare una tantum, ma settimanalmente.

Il comune ad oggi a parte rari casi, non ha fatto nell'uno e nell'altro e quindi in città regna l'anarchia.
Chi non è autorizzato, occupa abusivamente il suolo pubblico. Chi è autorizzato, ne occupa di più. Nessuno può fare musica all'esterno e quasi tutti la fanno. Pertanto come abbiamo dimostrato dal 2013 ad oggi, non mancano le regole e le leggi. Manca il controllo del territorio e con l'ennesima ordinanza non si risolverà nulla.

A dimostrazione di ciò che affermo, vi mostro due documenti del suap. Il primo datato 17 giugno 2016 firmato dal ex dirigente Patrizia Milisenda, che casualmente subito dopo le mie pressioni ha deciso di cambiare ufficio. Il 23 maggio 2016, inviavo al Suap le foto di 3 strutture presenti all'Olivella e chiedevo quali di queste potevo istallare, visto e considerato che in caso di pioggia i miei ombrelloni facevano acqua, ed il suap mi rispose che nessuna di quelle strutture erano istallabili e che avrebbero girato la segnalazione alla Polizia Municipale...



Successivamente ne ho inviate parecchie di altre pec senza risposta e senza che gli abusi venissero tolti. Quando mi fu bocciata la pratica di suolo pubblico, perchè mancava l'autorizzazione della macelleria, inviai una nuova pec dove mostrovo tutte le strutture della piazza e delle vie limitrofe, con le relative motivazioni sul perché non potevano essere autorizzate. Mi rispondono dicendo che dalla mia nota, vedono il perdurare degli abusi e pertanto richiedono un accertamento urgente alla Polizia Municipale.



Per ovvi motivi non posso condividere gli esposti. Alla luce di queste informazioni, questi documenti ufficiali mostrano che malgrado il sottoscritto in questi 2 anni ha evidenziato, con prove certe, le violazioni della delibera comunale 252 del settembre 2014. Ad oggi nessuno è riuscito a far cessare questi abusi e pertanto l'unica azienda penalizzata a piazza Olivella è la mia che dal 31 dicembre 2017 ha perso la possibilità di poter utilizzare il suolo pubblico. E dal 2013 è stata penalizzata in quanto l'unica ad avere una struttura aperta... Chi è abusivo, chi non rispetta le regole, le leggi e le delibere continua a farlo e continuerà a farlo, anche con la prossima ordinanza o delibera sindacale.

Inoltre sempre nella suddetta delibera, all'art. 19 recita che qualora un attività commerciale è stata sanzionata per la seconda volta, perde la concessione del suolo pubblico. E per la durata di un anno non potrà richiedere una nuova concessione... Ad oggi quante concessioni sono state revocate? ve lo dico io... Nessuna.

Pertanto caro amico, l'unica cosa che possiamo fare insieme, per i miei ed i tuoi diritti è fare causa al comune per inadempienza e chiedere oltre i danni fisici, economici e morali, le dimissioni di Orlando e della sua giunta.

Se la pensi come me, passa la voce e condividi.

Francesco Capizzi

Portavoce del Popolo della Legalità



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