giovedì 26 luglio 2018

Dehors e l'armata dei ristoratori




Come per la creazione della scorsa delibera, quando in città si paventa la possibilità di una nuova delibera restrittiva, subito si innesca la macchina della solidarietà associativa.

Improvvisamente, tutti diventano amici e si minacia lo sciopero della categoria...

Naturalmente per chi è fuori dalla nostra realtà, non vede nulla di strano, ed ecco perché nasce la necessità di spiegare ai residenti ed ai lettori cosa gira attorno alla "movida".

Vi siete mai chiesti perché non si parla, con così tanta frequenza di regolamenti del settore dell'abbigliamento, dell'oggettistica, dei negozi per animali...

Ve lo dico io, perché in quei settori i regolamenti vengono in linea di massima rispettati.

Il palermitano medio è convito che il settore della ristorazione li farà arricchire. E con semplicità e poche risorse economiche aprono il modello base di locale. Quindi piccola quadratura per risparmiare l'affitto, in luoghi con ristretti spazi esterni, che influiscono nel risparmiare l'affitto e sempre per risparmiare, aprono una semplice drinkeria, che in termini economici costa poco.

In pratica, hanno coprato per citare la frase di un film di Aldo, Giovanni e Giacomo, la Subaru baracca.

Finita l'inaugurazione, gli amici se ne vanno e resta qualche amico fedele che pian piano svanirà. Troverà l'amico di turno che gli dirà con molta leggerezza, ma perché non metti qualche tavolino fuori. E tavolo dopo tavolo, le macchine non possono passare, i residenti hanno difficoltà ad accedere alle proprie abitazioni... ma a lui poco importa, la Subaru gli sta stretta e vuole trasformarla in un Suv.

Naturalmente non si limiterà a questo, arriverà un altro amico idiota che gli suggerirà di fare l'aperitivo riforzato. Lui dirà, ma come faccio se non ho cucina? non preoccuparti lo fanno tutti, ti prepari i piatti a casa e li porti al locale. E pertanto incurante delle leggi e fregandosene di chi ha investito fior di quattrini per creare delle cucina a norma di legge, omaggerà del cibo. E chi se ne frega se i miei colleghi, subiranno un danno economico da parte mia.
Nel frattempo qualcuno gli chiederà qualche piatto di patatine e presto fatto, spunta la friggitrice, senza autorizzazione, senza cappa, con gli olii esausti nella fognatura... e chi se ne frega se i residenti, respireranno i fumi dell'olio bruciati.

Ma adesso viene il bello, arriverà l'amico musicista, che gli dirà di fare i concerti, perché portano un sacco di gente. Ed il giovane imprenditore, istallerà nella sua Subaru baracca, uno stereo da 10000 watt, perché da 2km di distanza lo devono sentire che sto facendo un concerto live.

Ecco, cari signori, questi sono i gestori palermosauri. La causa di tutti questi regolamenti non sono i residenti, ma sono i gestori stessi. In una città normale, avrebbero già i locali chiusi da un pezzo, ma essendo che siamo a Palermo ed essendo che le forze dell'ordine non sono capaci di far rispettare le ordinanze, alimentano il disagio fra i residenti.

Vogliono essere tutti Rocco Siffredi e nella gara per dimostrare chi c'è l'ha più grosso, se il Comune non gli concede la possibilità di occupare il suolo pubblico, loro l'occupano lo stesso. Se il Comune gli concede un fazzoletto di suolo pubblico, loro si prendono un lenzuolo. Se il Comune gli dice che all'esterno non ci devono essere amplificatori, loro montano, televisori, stereo ed impianti karaoke...

In poche parole, loro si stanno sostituendo al legislatore. E poco importa a loro se chi, ha affittato enormi locali, si ritrova con il locale vuoto, perché "imprenditori" che hanno un camerino per locale, abbattendo le spese si possono permettere di fare prezzi più bassi, facendo concorrenza sleale

Pertanto spiegatemi cosa ho in comune con queste persone, se io ho dovuto spendere 60000€ per fare una cucina a norma e loro senza cucina omaggiano cibo. Se io, ho dovuto spendere soldi per insonorizzare il locale ed a causa loro non posso fare un live oltre le ore 00 nei feriali e oltre le ore 01 nei festivi. Se io sono dovuto rimanere 7 mesi senza tavoli all'esterno, mentre loro hanno continuato ad occupare il suolo pubblico, ed ora che mi hanno autorizzato un fazzoletto per mettere 6 tavoli, loro che hanno locali, grandi quanto il mio bagno, occupano centinaia di metri quadri di suolo, continuando a fare concorrenza sleale...

Pertanto perdonatemi, ma preferisco allearmi con i residenti che con i vari Giuda, che tirano sempre i loro interessi e si fingono amici solo quando hanno problemi loro.

Francesco Capizzi

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