lunedì 16 aprile 2018

La paura fa 90, occorrono rinforzi...





Sembrava un mercoledì qualunque, era l'11 aprile 2018, quando due persone entrarono nel mio locale, all'aspetto sembravano turisti, si avvicinano al bancone, zainetto in spalla con abbigliamento sportivo.

Buonasera, vi volete accomodare? Il primo mette mano al portafogli ed estrae il tesserino, sussurrando sono dell'ispettorato del lavoro, c'è il titolare? Piacere, Francesco Capizzi, in cosa posso aiutarla?

- Siamo qui per controllare la sua attività, per caso i vigili urbani ce l'hanno con lei?

Sorrido e rispondo, perché si vede così tanto?

- Sà, passavamo ed in mezzo a tutto questo ben di dio, notavamo che lei è l'unico senza tavoli esterni.

 Ed aggiungo, ed anche senza insegna.

- Infatti, non riuscivamo a trovarla.

Al centro storico è vietata, ma solo al Fusorario.

- Siamo qui, perché la Municipale ci ha chiesto di controllarla.

Che carini, sono proprio affezionati a me. 

- Posso entrare in cucina per verificare il personale che sta operando?

 Entri pure.

- Ma non c'è nessuno.

Mi spiace deluderla, ma durante la settimana incasso 100€ al giorno, ho dato la giornata libera al nostro dipendente.

- E lei gestisce questo locale da solo?

 Se vuole passiamo la serata in compagnia e le dimostro come si fa.

- A noi risultano 2 impiegati.

Che strano pensava di trovare personale a nero ed invece trova personale in meno... Il comune non ci ha rinnovato la concessione ad occupare il suolo pubblico e pertanto non abbiamo rinnovato il contratto ad una nostra collaboratrice il cui contratto scadeva il 31 marzo 2018.

- Lei che fa contratti da poche ore e poi li fa lavorare tutta la notte?

 Guardi in questa maniera operano i miei colleghi, i miei dipendenti vengono pagati per le reali ore di lavoro.

 - Sà a quanto ammontava la multa se trovavamo personale a nero?

Si, 3000€ per ogni persona, più una sanzione per ogni giorno di lavoro nero dichiarato dal dipendente, ma visto che non vedo l'ispettorato del lavoro da quando ho aperto, credo che ne avrete fatte poche di multe in zona.

- Effettivamente l'ultima volta, che abbiamo fatto un controllo in zona era fra il 2008-2009.

Che culo e dopo 10 anni, venite proprio al Fusorario, con tanto lavoro nero che c'è in zona?

- Ci hanno detto di controllare solo lei e noi comunque dobbiamo dare una risposta alla Municipale. Il collega stupito, mi dice, non abbiamo visto mai una persona reagire come lei...

E cosa dovrei fare? è il sesto controllo in un anno, ormai la prendo con filosofia, un ulteriore prova per il mio esposto.
- In che senso?

Guardi io presento esposti dal 2013 e spesso questi vengono ignorati, la municipale invia un esposto e subito accorrete, quando ad oggi in tutto il circondario non avete controllato nessuno, non le sembra una vessazione? La legge non dovrebbe essere uguale per tutti?

- Gli esposti bisogna saperli fare...
Eppure la cosa strana e che se invio gli esposti agli organi di controllo vengono ignorati, se li inoltro alla procura, fioccano gli indagati.
- E chi sarebbero questi indagati?

 3 agenti della municipale e 2 impiegati del locale di fronte che ha chiuso. Ecco perché i vigili urbani ce l'hanno con lei.

- Comunque dobbiamo multarla per violazione della privacy dei dipendenti, in quanto le sue telecamere riprendono la loro attività.

 Mi scusi, le telecamere le ho istallate prima della loro assunzione e comunque non servono per monitorarli da lontano in quanto ci sono sempre io presente, le ho istallate per tutelare i beni patrimoniali della mia azienda, in quanto ho subito degli attentati. Inoltre i dipendenti mi hanno firmato una liberatoria alle riprese, ed infine i luoghi di produzione non sono soggetti a ripresa. Ma su questo punto non hanno voluto sapere ragioni. Non trovando personale a nero, mi chiedono comunque di andare presso i loro uffici e portare gli ultimi 5 anni di contratti di lavoro, versamenti Inps, Inail e buste paga.

Caro lettore appassionato delle mie battaglie, come vedi la paura fa 90. In una città normale un cittadino che denuncia dovrebbe ricevere una medaglia, ed invece io subisco continui attacchi nella vana speranza di farmi cessare. La realtà è che il sottoscritto ha scoperto un formicaio di irregolarità, fatto di omissioni d'atti di ufficio, di concessioni date a chi non poteva averle, di controlli non effettuati... e più scavo e più cose escono fuori.

Come disse il mio Avvocato all'assesore Marano, alla camera di commercio, dopo che mi tirarono la bottiglia incendiaria, "la questione degli abusivi sollevata dal sig. Capizzi è solo la punta dell'iceberg". L'assessore con la sua tipica espressione da particella dell'acqua Lete, si limitò a sorridere.

Nessuno poteva immaginare il danno creato da questo iceberg. Gli attuali indagati sono soltanto la punta di questo iceberg, il bello deve ancora venire...

Francesco Capizzi
Portavoce del #popolodellalegalità





domenica 8 aprile 2018

Siciliani in fuga. Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso.




Mensilmente il quadro clinico della nostra regione a livello occupazionale, si avvicina alla cartella clinica di un malato terminale. Secondo Palermo Today nel 2017, 10 milioni di siciliani hanno abbandonato la propria terra per andare all'estero. (Articolo) In Sicilia il tasso di disoccupazione è fra i più alti d'Europa. Eppure in molti avevano lanciato #sarabellissima ed hanno vinto per scoprire che nell'ultimo ventennio, non hanno capito niente. Il 2017 è stato per i Siciliani in particolare, l'anno delle elezioni. Prima le comunali, dove per i Palermosauri è bastato abbellire Palermo negli ultimi 6 mesi, dopo 4 anni e mezzo di disastrosi risultati, per rivotare il candidato uscente Leoluca Orlando. Qualche mese più tardi al grido del nuovo che avanza, affidano la regione Sicilia a Musumeci, che dopo mesi di belle parole, lascia la Sicilia in uno stato di agonia peggiore di quello lasciato dallo zio Saruzzo. Ma l'elettore medio non si è fatto intimorire dalle false promesse di due campagne elettorali, ha deciso che il 4 marzo tutto sarebbe cambiato, poi ha atteso il 23 marzo ed ora nemmeno accenna a parlare dell'argomento. Morale della favola, gli italiani ed ancor di più i Siciliani, di politica non ne masticano, meglio parlare di calcio.

A differenza però dei fratelli del nord, loro sono attaccati a questo essere agonizzanti. Non solo foraggiano, una politica marcia che pensa solo a se stessa, ma alimentano quei vecchi sistemi che ci mantengono 30 anni indietro rispetto al nord Italia.

E' un dato assodato che la politica non fa niente per risolvere il problema occupazionale, ma nemmeno noi facciamo nulla per cambiare queste cose. Le famiglie siciliane investono nei propri figli facendoli laureare, per poi scoprire che dopo la laurea, ormai in età avanzata non c'è un lavoro commisurato al loro titolo di studio e l'unica offerta è sottopagata a nero, che li scarterà a priori, in quanto non avendo mai lavorato, hanno più possibilità di ottenere l'ingrato lavoro coloro che non hanno studiato ed hanno iniziato ad essere sfruttati sin da giovani. Nessuno che conosce cosa sia una paga sindacale, le ferie, il roll, i premi di produzione, sono tutti privilegi di una società evoluta. Ma guai a farlo notare, nel momento in cui lo farai notare, diventerai il nemico dei siciliani, persino di quelli che dicono che lavoro non ce n'è. Per non parlare delle varie aziende che offrono "lavoro", se vengono a sapere che qualcuno assume con contratti regolari fanno il tutto ed il possibile per denigrarlo, mostrificandolo.

In tutto questo frangente il Siciliano di qualsiasi ceto sociale, lamenta che per i propri figli occupazione non ce n'è, ma continua a foraggiare tutte quelle aziende abusive, che non solo non daranno lavoro a nessuno, ma toglieranno flussi economici a quelle poche aziende che lo fanno.
La frutta ormai è un cult, si compra sulle strisce pedonali, fra polveri sottili e diossina, a poco prezzo e rigorosamente a nero, perché quel fesso del supermercato la vende più cara, in quanto è costretto a dare un lavoro regolare, a pagare le tasse ed a dare un servizio differente, dove il consumatore sceglie il prodotto buono e scarta quello brutto. La testa non gli fa pensare che boicottando l'abusivo e scegliendo il supermercato, con l'aumento del suo volume di affari, avrà bisogno di un altro commesso. Lo stesso ragionamento vale per tutti i settori dall'edilizia, alla manovalanza, le pescherie... Più l'abusivismo cresce, maggiore saranno i nostri giovani costretti ad emigrare. Ma non pensate che il problema sia solo dei giovani, in quanto con l'aumento esponenziale del lavoro nero e dei furboni, aumenta l'età pensionabile e diminuiscono le tutele come la disoccupazione, la cassaintegrazione...

Come vedete, ma capisco che in pochi capiranno è un cane che si morde la coda.

Quando poi all'ultima spiaggi questi giovani si trasferiscono a nord ed ancor meglio all'estero e respirano civiltà, diritti, socializzazione, da amanti sfegatati della propria terra, trasformano il proprio amore in odio, in quanto amano profondamente il suo profumo, il suo colore, il suo mare, il suo sole, ma non gli perdonano di non avergli dato un futuro, una vita dignitosa, una casa ed una propria famiglia e l'amore si trasforma in odio viscerale.

Il cambiamento parte da noi, ma se siamo noi a finanziare ed esaltare in nome della tradizione, l'arretratezza che ci distingue rispetto ai paesi evoluti, smettiamo di lamentarci e prendiamo ciò che madre terra ci offre.

Francesco Capizzi




giovedì 5 aprile 2018

Il Fusorario non si arrende, si difende.

Continua la telenovella con il Comune di Palermo e nello specifico con il Suap e come nelle migliori soap, le trame si ingarbugliano e si infittiscono con colpi di scena inaspettati.

Per chi ci ha seguiti, malgrado le continue segnalazioni di illeciti compiuti dalle attività commerciali limitrofe alla mia, illeciti fra l'altro confermati dal Suap, NULLA è cambiato per loro, anzì spesso e volentieri hanno ottenuto delle concessioni se pur non potevano averle.

Per noi la musica è differente, malgrado avevamo presentato il rinnovo della pratica del suolo pubblico il 05 ottobre 2017, dopo oltre 50 giorni ci veniva detto che dovevamo ridurre l'area e ci venivano date indicazioni in merito dallo stesso funzionario amministrativo del comune. Il 15 dicembre 2017 presentiamo le modifiche da loro richieste e 65 giorni dopo, veniamo a scoprire che la pratica non era stata presa ancora in considerazione. Il comune ha 90 giorni di tempo per lavorare la pratica, ma al 102° giorno, riceviamo la bocciatura della nostra richiesta di concessione, per 3 motivazioni differenti.

La prima dopo aver dimostrato l'errore compiuto dall'ufficio mobilità, modificavano la piantina dell'area pedonale di piazza Olivella, tracciando una linea immaginaria che riduceva l'area pedonale ed a dir loro se qualche auto parcheggiasse nell'area pedonale con la nostra concessione si intralcerebbe il traffico.
Forse il suap ha dimenticato com'era piazza Olivella...


e non sà come è diventata grazie ai nostri continui esposti


Eppure noi eravamo già lì ordinati ed autorizzati.

Il secondo punto che attesta la bocciatura della pratica fa sbellicare dalle risate. In poche parole non ci siamo tenuti ad 1,20mt dal nostro vicino.

Direte che c'è da ridere? Nel 2013 presentai io tutte le pratiche di suolo pubblico per l'Olivella. Su 8 pratiche presentate ne furono approvate 6, mentre le pratiche del locale "A rarigghia n'Toni" e del locale "Al desiderio" non furono approvate, in quanto si trovavano all'interno del triangolo di visibilità e pertanto non potevano essere autorizzate. Ma per loro non è mai stato un problema, infatti come ampiamente dimostrato in tutte le sedi hanno continuato ad occupare abusivamente il suolo pubblico. Nel 2014 mi occupai io personalmente di presentare le pratiche di rinnovo per 3 attività. Le altre, alcune decisero di rinnovare per conto proprio, altre di non rinnovare, visto che alcuni occupavano il suolo pubblico a costo zero. Successivamente l'attività alla mia destra "Caligola" decise di vendere. Il nuovo gestore chiese il suolo pubblico e gli fù concesso a 20 cm da quello a noi autorizzato. Mentre di recente viste le mie continue denuncie hanno deciso di autorizzare il locale "Al desiderio" (un modo come un altro per aiutarlo), autorizzandolo a 5 cm dalla nostra autorizzazione. Entrambe le richieste seguendo il ragionamento del Suap, non potevano essere autorizzate, in quanto violavano art. 5 comma 2 del regolamento comunale per le concessioni del suolo pubblico. Eppure furono autorizzate . Per tanto nell'incontro con il tecnico del comune il sig Cusumano, chiedo lumi... E lui mi risponde "abbiamo sbagliato ad autorizzarli, ma se abbiamo sbagliato una volta non è detto che dobbiamo sbagliare anche con lei, pertanto si deve tenere ad 1,20 mt dal suo vicino".

Capito il metro di misura di questi signori? io, impiegato comunale assegno una concessione di suolo pubblico a chi non potrebbe averla, in quanto da un lato ci sono già io e dall'altro occorre lasciare 5 mt del famoso triangolo di visibilità. Il gestore di un altra attività, fa notare lo sbaglio da loro commesso e  che fanno, negano l'autorizzazione a me che gli ho fatto notare lo sbaglio a vantaggio di chi non rispetta le regole. Di fatto il gestore in questione come dimostrato nei vari controlli effettuati su nostra sollecitazione è stato beccato più volte come riportato dai giornali ad occupare 42 mq in più oltre a quelli autorizzati, a non avere l'autorizzazione sanitaria esterna per l'area in eccesso, utilizzando delle tende a parete che deturpano un edificio a valenza storica, con arredamenti vietati nella delibera 252 del settembre 2014...

Ma adesso viene il bello nella delibera 252 del settembre 2014 che il Suap applica a piacimento, vi è scritto a chiare lettere...

l'art 19 al punto 2 della delibera 252 del settembre 2014 recita IL TITOLARE DELLA CONCESSIONE INCORRE NELLA DECADENZA DEL PROVVEDIMENTO, DICHIARATA DAL COMPETENTE UFFICIO COMUNALE NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE, NEL CASO IN CUI VENGA ACCERTATO IL PERDURARE DI UNA VIOLAZIONE GIA' ACCERTATA CON PRECEDENTE VERBALE.

Capito bene? se viene accertata una seconda violazione, viene ritirata la concessione ad occupare il suolo pubblico... Secondo voi quante concessioni sono state ritirate dal 2014 ad oggi?

Art. 19. punto 3 della stessa delibera : IL TITOLARE DELLA CONCESSIONE DICHIARATA DECADUTA DOVRA' PROCEDERE NEI TERMINI INDICATI NEL PROVVEDIMENTO DI DECADENZA A RIMUOVERE I MANUFATTI CON CONSEGUENTE RIPRISTINO DELLO STATO DEI LUOGHI; IN CASO SI INOTTEMPERANZA A TALE OBBLIGO, L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PROVVEDERA' DIRETTAMENTE CON RIVALSA DELLE RELATIVE SPESE.

Nessuna concessione ritirata e nessuna rimozione forzata degli abusi è stata fatta da parte del Comune

Art. 19 punto 4 della stessa delibera: IN CASO DI DECADENZA DEL PROVVEDIMENTO ACCESSORIO, NON E' AMMESSO IN CAPO AL TITOLARE DELL'ATTO DECADUTO IL RINNOVO DELLA CONCESSIONE PER 1 ANNO. LA DECADENZA NON DA' DIRITTO AL RIMBORSO DEL CANONE EVENTUALMENTE SOSTENUTO.

Le attività che hanno subito il ritiro dell'autorizzazione non possono richiedere una nuova autorizzazione per un anno e non possono richiedere il rimborso del canone versato.

Morale della favola, le leggi ed i regolamenti, non vengono fatti ad uso e consumo di chi li applica, ma fungono da regola generale UGUALE PER TUTTI. Quando un pubblico ufficiale commette un errore, il suo errore non deve ricadere sul fesso di turno, ma ricade su se stesso. Chi sbaglia paga...

Nel terzo punto ci chiedono di mantenerci nella parte prospiciente alla nostra attività ed ancora non abbiamo capito dove era l'eccedenza, visto che si siamo mantenuti alle loro richieste.