martedì 19 dicembre 2023

Altro che battaglia del grano

 La storia è ciclica e si ripete sempre, il copione è sempre lo stesso e se lo tramandano da generazioni a generazioni, solo i più attenti, coloro che non hanno studiato sui libri di storia imposti dal sistema, si accorgono della ciclicità degli eventi. E' notizia di qualche mese lo stop da parte della comunità europea alla produzione del grano e del mais all'Italia ed ad altri stati membri per un anno. Secondo la tesi di questi luminari del crimine organizzato, per preservare le biodiversità ed evitare il depauperamento dei terreni  degli Stati membri, in nome della politica agricola comune (PAC) dell'unione europea nel nome della tutela dell'ambiente e della sostenibilità, gli Stati membri dovranno produrre grano e mais ad anni alterni. 

Come al solito qualcuno potrebbe pensare, a me non riguarda ed invece questa nuova imposizione in nome del green, riguarderà tutti. In primis, ad essere colpiti saranno gli agricoltori della valle del Po o di altre aree geografiche che nascono come produttori di mais e grano, ma successivamente con effetto a catena sarà colpita l'intera popolazione, che si vedrà lievitare i prezzi della spesa quotidiana. Di fatto, non avendo l'Italia per un anno una produzione propria di grano e mais, le aziende saranno costrette ad acquistarlo all'estero e di conseguenza al prezzo di mercato imposto da chi produce, ciò si traduce inevitabilmente in un aumento del costo delle farine, della pasta, del pane e di tutti quei alimenti che troviamo quotidianamente sulle nostre tavole e che sono prodotti dal grano e dal mais. Naturalmente da parte del Governo italiano nessuna reazione in merito, segno di come il nostro Presidente del consiglio, sia sempre propenso ad assecondare le follie della comunità europea.


100 anni fa, mentre le lobby cercavano di inginocchiare i popoli, facendo lievitare il costo del grano e facendo nascere le solite speculazioni, sua Eccellenza Benito Mussolini (il cattivo per l'italiota medio), faceva la battaglia del grano. L'obbiettivo che voleva raggiungere il Duce era quello dell'autarchia, l'Italia dove auto prodursi e non doveva dipendere da altri stati, solo con l'autarchia il popolo si poteva definire libero ed il prezzo del grano, doveva essere alla portata di tutti. Le misure adottate miravano a ottenere un incremento della produzione non tanto con l’aumento della superficie da destinare a frumento, ma soprattutto con un miglioramento delle rese per ettaro. I fattori che influirono positivamente furono la progressiva diffusione della meccanizzazione nelle campagne, l’utilizzo di concimi chimici, l’allargamento del credito fondiario, l’utilizzo di sementa selezionate, tutto questo portò l'Italia ad essere indipendente. Mentre oggi, lo Stato e la Comunità europea ci vogliono dipendenti dalla solita speculazione.

Negli anni successivi, il Governo fascista fece delle campagne di sensibilizzazione contro lo spreco del pane, ed organizzò feste e sagre per valorizzare il pane. 

Ancora ad oggi, in alcuni panifici si trovano le buste del pane, con le frasi di Mussolini, e la sinistra continua a rosicare, scrivendo articoli etichettandoli come frasi shock, quando l'unico shock è avere politici di destra e di sinistra di cosi bassa lega.


A precedere la battaglia del grano, allora vi fu la febbre spagnola (1918 - 1920). Il copione fu identico a quello odierno del covid19, ospedali da campo, mascherine, tassi di mortalità elevati, tuttavia, anche oggi se dovessimo affidarci alla narrativa ufficiale del covid19, diremmo che è stata una strage. Ma noi sappiamo, che la strage è avvenuta per i protocolli sbagliati, che chi è morto aveva 3/4 gravi patologie pregresse, che gli ospedali erano sbarrati per le altre patologie... 

Pertanto, i nostri nipoti e le future generazioni, qualora non riuscissimo a portare alla luce la verità, leggeranno del covid19, come noi abbiamo letto sulla spagnola, penseranno che Speranza sia stato un gran ministro che è riuscito a contenere il virus grazie alle restrizioni imposte ed ai protocolli applicati. 

Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia 

Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
















lunedì 11 dicembre 2023

Le mie battaglie durante questi 4 anni di ipnosi di massa

 


Tutto è iniziato, con i video girati in Cina ed inviati da qualche persona ignota. Video che sono diventati presto e “casualmente” virali ed hanno cominciato a mettere un tarlo che ha scavato nella testa dei cittadini italiani e di tutto il mondo. Notizie frammentarie, la Cina, il laboratorio di Whuan, il mercato del pesce… tutte notizie inutili, che servivano per creare confusione ed infine la gente che stramazzava a terra e moriva sul colpo. L’ospedale da campo creato in 15 giorni da 1500 posti, e fra i cittadini è iniziato il panico. Le prime liti sono iniziate proprio su questo argomento, era la gente a chiedere misure repressive, per mancanza di posti in ospedale. L’Italia non è come la Cina dicevano.

Dal mese di dicembre 2019 e febbraio 2020, mentre la gente era sempre più impaurita per l’incalzare costante e frenetico di notizie, io ho effettuato ricerche in rete e dalle fonti ufficiali emergeva un tasso di mortalità dello 0,5%. Lì capii che qualcosa non quadrava, abbiamo avuto epidemie peggiori con tassi di mortalità elevatissimi e non hanno mai applicato nessuna restrizione e non hanno mai fatto nessun allarmismo ed improvvisamente per un virus influenzale stavano scatenando il panico mondiale.

Arrivò il primo caso a Palermo, la popolazione nel panico. Io mi misi alla ricerca di informazioni, sull’Oms, Bill e Melinda Gates e sulle case farmaceutiche. Scoprì che Bill gates era il secondo finanziatore dell’Oms, ed era pure un finanziatore delle case farmaceutiche. E mi chiedevo, ma solo io vedo un conflitto d’interessi? Ed infine trovai la scommessa, che la banca mondiale aveva fatto. Avevano scommesso su una pandemia da coronavirus, che sarebbe scoppiata entro marzo 2020. Il quadro era chiaro, ma nessuno credeva a ciò che affermavo. Persino coloro che mi avevano elogiato per le mie battaglie contro l’illegalità, mi avevano etichettato per complottista. Mentre la gente postava nei propri profili l’icona resta a casa, io uscivo per testare la realtà dalla fantasia mostrata dal mainstream. Tanto che nella mia prima querela contro Conte, scrissi al PM, guardando la realtà che vede fuori dalla finestra, può affermare che c’è una Pandemia in atto?

Cassieri dei supermercati stremati dal troppo lavoro, ma nessuno di loro è mai morto di covid. A quel punto nel marzo del 2020, scrissi il mio articolo attenzione Golpe finanziario in atto. Li avevo messi in guardia sui lavori del futuro, sulla scuola del futuro, sul vaccino, sui chip, e soprattutto sulla crisi economica che da lì a poco li avrebbe colpiti. Ma racimolavo solo insulti, ero il solito complottista e vero fascista, a differenza dei vari falsi profili diffusi dal regime.

Arriva l’estate 2020, l’Italia riapre e con soli 3 decessi di presunto covid, Musumeci, Orlando ed altri squallidi personaggi, facevano a gara a chi faceva restrizioni più restrittive rispetto al resto d’Italia. I miei colleghi ristoratori, mi invitavano a stare zitto, e ad accettare il plexiglas, il gel, la mascherina, che loro stessi da bravi cagnolini proponevano. Mentre alla Vucciria, la gente continuava a ballare senza nessuna delle loro fanta-protezioni, fino alle 5 del mattino.

Nel frattempo, la Fiat fiuta l’affare mascherine, converte due importanti fabbriche di autovetture ed inizia a produrre mascherine, per un giro d’affari milionario. Ma i beoti penseranno, che lo stanno facendo per il loro bene. Anche i politici lo fiutano e nascono le prime indagini su molti politici.

Arriva l’inverno, ed i geni del governo, si inventano le zone a colori ed iniziano a dire alla gente che i casi sono in aumento, torna la psicosi. Le capre ignoranti daranno la colpa a chi si è fatto le vacanze. Inizia la corsa ai tamponi, idioti sani e senza nessun sintomo, si mettono in coda giornalmente per sapere se sono positivi, con un tampone non diagnostico che genera falsi positivi, alimentando la macchina delle restrizioni. E quando al governo si rendono conto che i numeri non reggono, diminuiscono le percentuali sopra le quali si accede alle zone rosse, arancio o gialle. E malgrado, abbiamo smascherato tramite articoli e video la truffa dei numeri, loro in preda al panico, come un gregge impaurito, ti davano sempre contro.

Nel mio piccolo ho sempre tenuto il mio pub aperto. Avevo attirato un gruppo di nuovi clienti, che tutti i giorni venivano per l’aperitivo c’erano medici, forze dell’ordine, studentesse, musicisti. La maggior parte dopo le ore 22 scappava per via del coprifuoco, ma con i più cazzuti restavamo fino a tardi. “ci ricorderemo di te” dicevano sempre, ma giunti a maggio 2021 sono spariti tutti ad eccezione dei medici e di una coppia di Bagheria, che si è conosciuta nel mio locale durante la zona arancione e si sono sposati l’anno successivo.

Nel frattempo, i miei colleghi facevano pressione per vaccinarci per prima, per aprire in sicurezza. E dopo qualche manifestazione ed insulti assortiti, per le mie convinzioni anti-cavia, ho mandato a quel paese l’intera categoria. A luglio 2021, si inizia a parlare di green pass e prima che diventasse obbligo molti miei colleghi, imposero la vaccinazione ai propri dipendenti e violando la legge iniziarono a chiedere se pur ancora non era entrato in vigore il green pass. Fui contattato dalla Digos, per notificarmi una multa per non aver indossato la mascherina ad una manifestazione. Sanzione poi annullata dal giudice di pace. Una montagna di sanzioni, fatte a gente incensurata, identificata in 48 ore dalla polizia scientifica e per prendere a Messina Denaro ci sono voluti 30 anni.

Nel mio locale non c’era molta affluenza, avevano paura ad accedere, perché lavoravo senza museruola. Clienti storici che avevano apprezzato le mie battaglie per le legalità mi deridevano perché lavoravo secondo costituzione. Che sei medico? Abbiamo perso la stima nei tuoi confronti, ti faremo cattiva pubblicità… Ma io sempre a testa alta per le mie convinzioni.

Nascono gruppi telegram, di invasati che si fingono antisistema che elogiano come salvatore del mondo Trump, ed altri che inventano storie su alieni che verranno a salvarci. Tuttavia, gli stupidi sono da entrambi le parti e questi gruppi avranno migliaia di seguaci, che avranno il solo scopo di divulgare le loro fantascientifiche teorie, che agli occhi degli scettici serviranno solo per screditarci, in quanto ci etichetteranno come un gruppo di fanatici, complottisti, che crede agli alieni. Migliaia di post sul re che è nudo, sulla cabala che sta crollando e su altre fantasmagoriche cazzate bibliche. I social dal canto loro, tenevano aperti questi canali e fornivano loro visibilità e chiudevano e boicottavano i nostri.

Le piazze nate da individui liberi hanno iniziato a farsi rappresentare da nuovi esponenti politici e malgrado come abbiamo fatto in passato con i grillini, abbiamo messo in guardia le persone, loro hanno preferito spaccarsi in vari movimenti ed hanno iniziato a farsi la guerra fra loro. Presto i capi area, iniziarono a fare il lavoro di 80 anni di antifascismo ed hanno cominciato ad associare il coprifuoco della pandemenza, al coprifuoco della guerra ed il green pass alla tessera fascista o nazipass.

Non appena fu approvato il green pass, confermando le mie previsioni, appesi una locandina nel mio locale, dove avvertivo la clientela che non chiedevo il green pass per entrare. Questa foto, girò tutta Italia. E ben presto il mio locale divento meta di pellegrinaggio. Ogni sabato, una sigla diversa organizzava una manifestazione ed alla fine si venivano a rifocillare nell’unico posto che non li discriminava. Che è strana la vita, l’unico che non li discriminava era un vero fascista, iscritto dal 1998 nell’unico movimento dichiaratamente fascista. Mentre quelli che si definivano democratici, li mettevano alla porta e gli auguravano la terapia intensiva a spese loro. Sono stati mesi belli, ma anche pesanti perché mi sono dovuto sorbire i problemi di tutti, ero diventato una specie di sacco. Tutto filava liscio, quando a gennaio 2022 dietro un esposto, gli agenti dell’anticrimine, venivano a bussare alla mia porta per chiedere il green pass. Ho mostrato le querele fatte al governo, ed invece di comprendere l’agente ha chiamato rinforzi. In totale 4 pattuglie, 12 agenti più altri in borghese, dotati di telecamere per riprendere la scena del crimine. Un tizio in borghese, che non aveva letto il decreto o non aveva compreso il testo, volle fare il passo più lungo della gamba e mi chiuse il locale per cinque giorni. Utilizzai quel tempo per preparare una nuova querela nei loro confronti. A differenza delle querele contro il governo, tutte inserite a modello 45, quella contro gli agenti è stata inserita a modello 44, la notizia di reato è stata confermata. Dalla riapertura, non è venuto più nessuno a chiedere nulla, né green pass, né mascherine, né tamponi. Uno fra i pochi in Italia a non aver fatto nulla di tutto questo. Ero diventato una sorta di eroe per il popolo etichettato come “novax”, un simbolo da seguire, che però nessun gestore di locale ha mai emulato a Palermo. Nei mesi successivi il mio locale era sempre pieno di individui apparentemente liberi, qualche falso guerriero spariva, non appena si positivizzava, ed a partire dal primo aprile 2022, con l’eliminazione del green pass all’esterno, un buon 50% di combattenti ha depositato le armi e non si è più visto. Ricordo di una tizia, che aveva creato un gruppo per i novax, chiamato ci vediamo lì, ed il locale proposto nell’appuntamento era un locale per gente libera o un luogo dove radunare gente libera.  Nei giorni successivi al primo aprile, scrisse il nome di un locale, che chiedeva il green pass e quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci ha risposto, il gruppo si chiama ci vediamo lì, non siete obbligati a venire. Nei mesi a venire il fronte si spacco in quattro. C’erano le elezioni a sindaco di Palermo ed è iniziata la guerra interna. Tuttavia, visto che noi del movimento fascismo e libertà ad ogni tornata elettorale, veniamo sempre boicottati dal sistema, ho dato a tutti la possibilità di raccogliere le firme nel mio locale. In queste occasioni, ho assistito a vere e proprie liti fra persone che avevano subito lo stesso torto, ed invece di unirsi si ammazzavano fra loro. A differenza dei mesi precedenti, la maggior parte di questi individui veniva nel mio locale solo per la giornata in cui dovevano raccogliere le firme. Poi spariva, e non si vedeva più asserendo che non uscivano, ma dai loro profili facebook, mostravano tutt’altro. Poi ci sono state le elezioni regionali e nazionali e sono iniziate le altre raccolte firme, con altri rancori ed altri malumori. Erano convinti di superare frammentati lo sbarramento e di poter fare la differenza con un eventuale misero 5%. Ma i sogni di gloria ben presto svanirono e con loro svani anche la gente, rimase solo qualche fedelissimo. Tutti sono tornati alla vita normale, a nessuno importa le centinaia di vittime giornaliere da malore improvviso, ti invitano persino a non pubblicarli per non infastidirli, come se la mancata pubblicazione elimina il problema. Intanto la Meloni, continua l’agenda Draghi e di conseguenza l’agenda 2030. Il dissenso è azzerato, vanno avanti pubblicando di tanto in tanto qualche link e continuando da bravi analfabeti funzionali a dare la colpa ai nazisti. Avessero mai aperto un libro di storia.

Successivamente il mainstream smette di parlare di covid ed inizia la crociata contro Putin. Putin prende il posto di Trump e diventa il salvatore del mondo, contro i pericolosissimi nazisti ucraini, finanziati da Usa, Israele ed Europa. Ed è inutile provare a spiegarglielo, il mainstream li ha definiti nazisti e sono nazisti.

La guerra che già esisteva da parecchio tempo serviva per applicare l’ennesimo colpo alle famiglie, con l’aumento esponenziale dell’energia elettrica e di tutte le materie prime. Gli italiani sono alla canna del gas, ma nessun muove un dito, si preoccupano solo del reddito di cittadinanza. L’agenda prosegue, e tutte le teorie sulla siccità e sul riscaldamento globale, vanno in fumo in quanto l’estate tarda ad arrivare ed ancora a fine giugno 2023 le temperature erano più basse della media stagionale e pioveva. Dopo l’app immuni e quella del green pass, nasce It allert, l’ennesima sperimentazione del governo, che ti avverte di un pericolo imminente. Il primo vero caldo arriva a fine luglio, dove numerosi incendi hanno messo in ginocchio intere città in tutto il sud. It allert non ha funzionato, una coppia è morta nella sua abitazione a Cinisi, al borgo nuovo una famiglia è dovuta scappare da casa durante la veglia funebre e tanti altri rimasti fuori o senza casa. È sempre lo stesso disegno criminoso che si consuma tutti gli anni. Cosa fa lo stato per arginare il problema? Una beata minchia.

Lo Stato, come i piromani sa in anticipo tramite il meteo, quando ci sarà caldo e soprattutto vento.

Quindi per arginare il fenomeno in quelle giornate dovrebbe spendere delle risorse per pattugliare le montagne con agenti e droni.

Può anche fare prevenzione ed usare quei fannulloni della forestale per eliminare tutte le erbacce secche presenti nel territorio ed obbligare i privati a fare altrettanto.

Questo farebbe uno stato fascista.

Mentre uno stato che vive di malaffare, lascia incontrastato questo fenomeno, perché sa che la regione prenderà dei contributi per il disastro ambientale. Le aziende private dei canadair dopo un anno alla canna del gas, attendono questi eventi per battere cassa. Ed infine i riservisti della forestale, grazie a questi eventi, gli viene rinnovato il contratto... Chi ne fa le spese è sempre il cittadino. Intanto Schifani, chiede a Roma lo stato d’emergenza. Stato d’emergenza che sta diventando una costante in questa nazione. 

Quando l'attenzione sull'Ucraina cala, ed il popolo inizia a non seguire più le vicende, come per magia Zelesky e l'Ucraina spariscono dai riflettori e nasce un nuovo terrorista. Dopo le balle sull'11 settembre, l'attacco alle torri gemelle e la caccia a Bin Laden, Hamas, con il suo esercito di cartone fa un presunto attacco nei confronti di Israele, lanciando mille missili ed uccidendo una manciata di civili, attirando una guerra, che darà al popolo di Israele il pieno controllo della Palestina. A me sembra il solito attacco autogestito dalla solita cricca per ottenere il proprio tornaconto. E mentre tutti i diritti umani vengono violati da Israele, nessuna forza politica condanna gli attacchi, anzi supportano e danno solidarietà ad Israele. 

Mentre noi, staremo sempre e comunque dalla parte degli oppressi e mai dalla parte di Usa ed Israele

Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia Movimento Fascismo e Libertà – Partito Socialista Nazionale




lunedì 21 agosto 2023

Vucciria: tre stupri in 4 anni




La Vucciria i nostri nonni ed un po' anche noi prossimi ai cinquant'anni la ricordano come un mercato storico di prelibatezze. All'interno di questo mercato si trovava un po' di tutto, la frutta di stagione, la carne ed il pesce. Successivamente con l'avvento dei centri commerciali, a poco a poco i mercati storici hanno cominciato ad arrancare. E circa 20 anni fa, hanno iniziato a prendere piede i locali abusivi. Nati in locali fatiscenti e pericolanti che si sono trasformati in ristoranti e discoteche abusive e senza nessuna norma di sicurezza ed igienica. 

E nemmeno i crolli di qualche palazzina fatiscente ha mai scoraggiato gli avventori, che di anno in anno sono sempre diventati più numerosi. (fonte)

Naturalmente a Palermo, non si muove foglia che la mafia non voglia e quei luoghi frequentati da giovani palermitani, studenti fuori sede e turisti, diventano polo della droga. Banditori da ogni parte, come dimostrato dalle telecamere di Striscia la notizia, vendono davanti le forze dell'ordine dosi di droga ai drogati presenti nella piazza (ma non chiamateli drogati, perché si offendono). (fonte)

Questo avviene perché il comitato ordine e sicurezza ha posizionato una media di 3 volanti con rispettivi agenti davanti ogni ingresso della Vucciria, per prevenire eventuali risse. In pratica spendiamo soldi pubblici per fare sicurezza (che nei locali regolari è privata), in locali per lo più abusivi e con delinquenti a seguito (W l'Italia). 

Se quanto descritto avvenisse in un locale pubblico, vi sarebbe l'immediato sequestro su richiesta del questore. Ma essendo che si parla di una piazza pubblica non può essere chiusa. Di fatto esiste un Regio decreto di Mussoliniana memoria che legittima la sospensione della licenza, se il locale è frequentato da pregiudicati. Il problema fondamentale è che alla Vucciria non hanno licenze, e quindi se pur vi sono malavitosi, spacciatori, killer (fonte), stupratori, lavoratori a nero ed evasione fiscale... nessuno mette un freno e gli forniamo supporto pagato dai contribuenti, mentre quest'ultimi che hanno comprato le case lì, non riescono più a vivere e nemmeno possono vendere, perché nessuno comprerebbe una casa invivibile. 

L’art. 100 del R.D. 1931 n. 773, al suo primo comma, prevede che “oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.


Ultima notizia di questi giorni è lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza. (fonte)

La Vucciria è terreno fertile per questi individui. Scendi dalle scale di via Roma, ed è subito magia. Tutto ciò che un giovane cerca. Musica, alcol a poco prezzo e droga, il mix perfetto. Come avvoltoi alla ricerca della loro preda ci sono poi loro, scippatori ed approfittatori. I primi si muovono in branco, adocchiano il pollo, con il portafoglio pieno o con l'ultimo iPhone, aspettano che si sposta dalla mischia, lo accerchiano e lo derubano. (fonte)Avvolte come è capitato ad un mio cliente austriaco è ancor più semplice. Aspettano che si ubriaca a merda, appena collassa e si addormenta lo spogliano. 

Poi ci sono gli approfittatori, che offrono alcol o droga alla ragazza di turno, nella speranza di poter abusare di lei. Ed il dramma è che non è il primo caso. 

Lo scorso anno un altra donna è stata violentata in auto dopo serata alla Vucciria (fonte).

E nel 2019 una ragazza tedesca è stata violentata dopo una serata alla Vucciria (fonte).

Questi sono solo i casi che si sanno, quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare, ma quanti in preda alle botte o alle minacce hanno taciuto?

Anche questo fine settimana la Vucciria era strapiena, mentre i locali del centro arrancano. "Andiamo a spaccarci in vuccy" dicono e di questo brutto episodio a parte i post di indignazione sui social non c'è altra traccia, nella speranza che fra 4/5 anni vengano condannati...

E' il vizio del palermitano, finché non tocca a me, la cosa non mi riguarda. Naturalmente è inutile dirlo che sono tutti Falcone e Borsellino, a volte la pensano come Peppino Impastato e la mafia diventa una montagna di merda, ma poi corrono a finanziarla una dose dopo l'altra.


Francesco Capizzi

Coordinatore per la Regione Sicilia 

Movimento Fascismo e libertà - Partito Socialista Nazionale

www.fascismoeliberta.info

lunedì 14 agosto 2023

Choc a Palermo, marciapiedi invasi d'erba e feci di cani

 Benvenuti alla rubrica, quello che i giornalisti non dicono...


Ormai i pennivendoli di regime, dal più piccolo al più grande quotidiano parlano di gossip o scrivono articoli, senza nessun reale riscontro solo per compiacere la corrente politica di turno. 

Eppure, in Italia e soprattutto in Sicilia ci sarebbe tanto da scrivere. Soprattutto oggi che abbiamo assistito all'aumento dello stipendio di sindaco e giunta comunale. Che se pur legittimo, fa rabbia vedere la città vivere nel degrado e nell'anarchia e quelle poche risorse, vengono usate per incrementare i già esosi stipendi dei politici, quando si potrebbero assumere nuovi dipendenti e dividere la ricchezza, invece di concentrarla a pochi eletti. Sarebbe stato meglio assumere nuovi vigili o altri operatori ecologici.

Questa in foto e la via Nina Siciliana, l'erba ha quasi invaso il marciapiede, i contenitori getta carta, sono pieni di bottiglie e feci di cani e sulle strade proliferano topi, zecche e zanzare. 





Nella foto a seguire la via Ettore Arculeo, quasi interamente al buio. I marciapiedi sono invasi d'erba e sono disastrati a causa delle radici degli alberi della scuola Antonio Ugo.


Nella foto seguente la via Gubbio, completamente a buio. Erba presente su entrambi i lati dei marciapiedi.



 La prossima foto mostra la parte finale della via Ettore Arculeo, completamente a buio e con l'erba alta un metro. Il marciapiede è impraticabile.



Continuazione della via Nina Siciliana.



I palermitani, sembrano abituati al degrado e pur pagando fior di tasse non si lamentano della mancata erogazione dei servizi. Il tema quotidiano è il taglio della torta, che possono scegliere di non pagare, consumandola nella propria abitazione.


Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale








martedì 27 dicembre 2022

Vi spiego perché la mafia batte lo Stato

 


Due storie a confronto, la prima è la mia, la seconda riguarda la storia di una signora Rossi, (nome di fantasia).

 

Con la passata amministrazione comunale, ho tentato per anni a mettere in evidenza le anomalie presenti in piazza Olivella, ma ho trovato solo muri di gomma ed ostruzionismo. Mi sono dovuto rivolgere pertanto alla Procura della Repubblica, ma malgrado la Soprintendenza e la Procura mi davano ragione, le strutture non sono mai state rimosse, ed alcune occupazioni sono state persino ampliate.

 

Il 23 maggio 2016, inviai una pec al Suap, dove mostravo le strutture che mi circondavano, e chiedevo alla responsabile, quale delle strutture illustrate, potevo richiedere. La Dott.ssa Patrizia Milisenda il 17/06/2016 mi rispondeva, che strutture del genere erano vietate in tutto il territorio cittadino e provvedeva ad inviare una nota alla Polizia Municipale. Controlli che una volta avvenuti, si concludevano con un nulla di fatto, in quanto la struttura paradossalmente era autorizzata dallo stesso Suap.

Ho inviato altre 4 pec al Suap, mostrando le continue irregolarità e questa volta mi risponde la Dott.ssa Mandalà Maria il 29 novembre 2016, dicendo che le mie segnalazioni, sono state inviate alla Polizia Municipale, unico organo deputato al controllo. Il 27 gennaio 2017, ci furono i controlli, ma come è emerso successivamente dalle indagini della procura e dai tabulati telefonici di alcuni agenti della municipale, alcuni gestori erano stati avvertiti prima dei controlli. Alle prime luci dell’alba del 28 gennaio, ricevetti una molotov nella saracinesca del locale (https://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/denuncia-tavolini-abusivi-lanciano-bottiglia-incendiaria-contro-negozio-la-mafia-c-entra-eccome/2ccc1200-e7cf-11e6-9670-1e802057125d). Ma non mi sono abbattuto, ho continuato a segnalare, rivolgendomi questa volta ai carabinieri. A marzo 2017, fecero dei controlli e scoprirono che un locale, malgrado favorito dal Suap, violava ulteriormente l’autorizzazione concessa e pertanto provvedevano alla richiesta di rimozione degli abusi. Tuttavia, la struttura continua a violare la delibera 252 del settembre 2014. Il 4 dicembre, sempre la Dott.ssa Mandalà chiedeva nuovi accertamenti. Depositai una nuova querela in questura e fui contattato dal dirigente il Dott. Siracusa, che fece partire i controlli e convocò per sommarie informazioni un incaricato della Soprintendenza ed un incaricato del Suap. Si è scoperto che l’attività precedentemente controllata dai Carabinieri, ha ottenuto una concessione di suolo pubblico difforme alla delibera 252 del settembre 2014, in soli 21 giorni nel mese di agosto, quando la mia richiesta di rinnovo è stata tenuta nel “cassetto” per 179 giorni… uno strano modo di mostrare gratitudine da parte del Comune di Palermo. In seguito a queste indagini ad alla mole di pec inviate al Suap ed alla Soprintendenza, quest’ultima rispondeva il 29 giugno 2018, il Sovrintendente Lina Bellanca, ci informa che le strutture presenti non sono regolari e chiede agli organi preposti la messa in pristino dello stato dei luoghi. Ripristino che non solo non c’è stato, ma come è emerso più tardi da un accesso agli atti fatto in Procura, vi è stato un accordo fra Soprintendenza e Suap, che permetteva a questa ed altre attività che avevano ottenuto la concessione senza il parere preventivo della Soprintendenza, di prorogare l’attuale concessione fino al 30 giugno 2019, l’accordo non era prorogabile. Ma nessuno ha ripristinato lo stato dei luoghi dopo quella data e nessuno ha controllato l’avvenuto ripristino.

Nel maggio 2022, ricevo la richiesta di archiviazione da parte del sostituto procuratore che ha seguito le indagini. Archiviazione a cui il mio avvocato, non ha fatto in tempo a fare opposizione.

Tuttavia, le dichiarazioni del sostituto procuratore mi lasciano sbalordito, in quanto dichiara che le indagini vengono convogliate in un altro procedimento seguito dalla polizia municipale, nato da un mio precedente esposto, che porta al processo di 3 agenti della municipale. Venivano assegnate ulteriori indagini al commissariato di Polizia di Stato Oreto. Le indagini confermano quanto da me dedotto. La sovrintendenza, chiarisce che le autorizzazioni presenti al centro storico, necessitano del loro parere preventivo; pertanto, informa che non intende rinnovare la concessione data all’attività da me segnalata e ne chiede l’immediata rimozione (giugno 2018). Il funzionario della Soprintendenza precisa che alcune richieste di rinnovo relative a concessioni rilasciate in assenza del parere della soprintendenza erano state sospese poiché, il Suap, con nota del 7.12.18. comunicava alla Soprintendenza che per le stesse pratiche avrebbe provveduto al rilascio di concessioni temporanee, non rinnovabili, in attesa dell’approvazione di modifiche di regolamento comunale.

Di analogo tenore le dichiarazioni rese dal funzionario del Suap, responsabile del servizio rilascio concessioni di suolo pubblico presso il comune di Palermo. Riguardo alla pratica del locale da me segnalato, la pratica veniva istruita da due impiegati del Suap, i quali per motivi a lui ignoti, rilasciavano la concessione senza il nullaosta della Soprintendenza. Confermava inoltre che era nato un accordo Comune e Soprintendenza per il rilascio di concessioni temporanee non rinnovabili, in questo modo si annullava in data 17.01.2019 l’intimidazione di messa in pristino precedentemente emanata nei confronti del locale da me segnalato.

Riassumendo il locale da me segnalato, ottiene nel settembre 2015 in soli 21 giorni, una concessione ad occupare il suolo pubblico senza il parere preventivo della Soprintendenza, con una struttura che lo stesso Suap, dichiara difforme al regolamento comunale. Il 31 dicembre 2017, questa concessione scade, ma nessuno come previsto dal regolamento provvede a rimuoverla.  A giugno 2018 la soprintendenza, ne chiede l’immediata messa in pristino dello stato dei luoghi e chiede l’intervento della Polizia Municipale. Intervento che non c’è stato. A gennaio 2019 Suap e Soprintendenza si mettono d’accordo… Noi comuni mortali, continuiamo ad avere ombrelloni aperti, mentre loro strutture chiuse, calde ed accoglienti… Ma ora viene il bello.

 

Il Sostituto procuratore continua… Il fatto che il Suap abbia autorizzato le installazioni fa sì che l’occupazione non possa essere considerata “arbitraria”. L’assenza di nulla osta da parte della Soprintendenza, circostanza astrattamente idonea ad integrare la fattispecie di cui all’art. 181 d.lgs 42/04, appare divenuta ad un certo punto una costante, e non un difetto della situazione concessoria esclusiva del locale da me segnalato (dagli atti emerge che c’erano altre 6 attività che avevano ottenuto la concessione senza il parere preventivo della Soprintendenza), tanto che si è realizzata una sorta di conferenza dei servizi che ha partorito una soluzione, di dubbia legittimità (mi sono rivolto alla Procura, se non lo sanno loro se una cosa è legittima, a chi mi devo rivolgere?), con cui si è consentita comunque l’emanazione di autorizzazioni provvisorie, in attesa, evidentemente, di un censimento, finalizzato alla regolarizzazione di tutte le attività richiedenti autorizzazioni per esercizi di somministrazione nella piazza Olivella di Palermo. In ogni caso non sono confluiti nell’ambito del presente procedimento specifici accertamenti nei confronti di alcun esercizio commerciale che consentano di apprezzare la sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti nei confronti di alcuno, né tantomeno, di sostenere la ricorrenza di un processo.

In realtà, dalle risultanze di indagine, e da quanto riferito dal signor Capizzi, nella piazza Olivella, si sono concentrate numerose irregolarità sul piano amministrativo, verosimilmente dovute, oltre alla forte pressione commerciale cui è sottoposta la zona, noto centro di aggregazione dei giovani e turisti, anche alle condotte infedeli di pubblici ufficiali preposti ai controlli… Si chiede pertanto l’archiviazione

È scaduta anche la proroga non rinnovabile ed è stato fatto il nuovo regolamento… ma malgrado le nuove norme sono più stringenti, le strutture rimangono ancora lì.

Dall’accesso agli atti sono emerse numerose anomalie. Tuttavia, dopo 5 anni la querela è stata archiviata con un nulla di fatto.

 

La storia seguente è quella della signora Rossi. Sotto casa sua apre un pub, e come avviene spesso il titolare, pone dei tavoli su entrambi i lati della carreggiata ed inizia a fare concerti live all’aperto. La sig.ra Rossi scende a lamentarsi con il titolare. Il titolare, dopo qualche giorno, resosi conto che il suo locale senza musica non è attrattivo, fa un nuovo concerto. Nascono una serie di litigi fra la signora ed il titolare, fino a quando due personaggi si presentano alla porta del gestore e lui decide di chiudere. Attività chiusa in meno di 5 mesi dall’inaugurazione.

 

In termini di legge, la signora ha ragione, vi erano dei reati in corso, si sarebbe dovuta rivolgere all’arpa, che sarebbe intervenuta dopo mesi, avrebbe dovuto presentare un esposto, rivolgersi ad un legale e magari come nel mio caso, dopo 5 anni sarebbe finita a tarallucci e vino.

Ecco perché la mafia vince, perché manca la risposta da parte dello Stato. Non so se nel resto d’Italia è così, ma qui un cittadino che pretende i suoi diritti, che pretende regolamenti uguali per tutti, non viene ascoltato. Dal giorno del deposito della querela, passano mesi prima di vedere quale attività intraprenderà il magistrato. Una denuncia depositata a novembre che mostrava le strutture chiuse a veranda, ha fatto partire i controlli a maggio dell’anno successivo, quando le strutture erano aperte per via del caldo. Eppure, quando c’erano da violare i diritti dei cittadini applicando decreti e dpcm incostituzionali erano velocissimi. Recepivano i dpcm in 24 ore ed erano operativi a scovare il presunto trasgressore, che ignaro delle leggi e della costituzione, sarebbe andato a pagare il verbale senza fiatare.

Con questo post, non voglio dire che è più conveniente rivolgersi alla mafia. Ma che a trent'anni dalla strage di Capaci, dove la propaganda antimafia ci ha mostrato un modello di Stato che in realtà non esiste, noi cittadini, dobbiamo pretendere di più se vogliamo essere rispettati come cittadini. Lo Stato ci usa solo per spremerci per le tasse, noi invece dobbiamo pretendere servizi all'altezza delle tasse che paghiamo. Altrimenti i nostri figli saranno sempre costretti a migrare, perché hanno la certezza di vivere una vita approssimativa e sottopagata nel sud Italia.  

 

 

Francesco Capizzi

 

lunedì 23 maggio 2022

30 anni di ipocrisia

 Oggi si celebrano i 30 anni dall'omicidio di Falcone, la famosa strage di Capaci, ad opera della mafia, ma che ancora ad oggi, non si sa chi furono i reali mandanti. 

Tuttavia, di anno in anno si compie in occasione di questa data, quella che io definisco sagra dell'ipocrisia. Politici ed uomini d'affari spesso indagati per crimini contro la società, sfilano in nome della legalità. 

Ormai sono argomenti noti, la politica clientelare ed il voto di scambio. Ed è anche noto che molti giovani e meno giovani, da un lato ricordano Falcone e dall'altro accettano lavoro nero sottopagato o comprano droga, finanziando la stessa mafia che dicono di combattere.

Tramite un aneddoto successo realmente, voglio mostrarvi il motivo per cui la gente si rivolge alla mafia.

La storia numero 1:

Dal 2015 se non prima, presento querele alla procura per eliminare il marcio nelle istituzioni e per eliminare le occupazioni abusive. In primis è emerso che alcuni agenti della polizia municipale, intrattenevano conversazioni con i gestori delle attività da controllare, che puntualmente si facevano trovare chiuse, o rimuovevano gli abusi prima dell'intervento. 

Quando le mie tesi, trovarono riscontro, iniziò il processo. Ma le attività da me segnalate continuarono a mantenere gli abusi.

Successivamente nel 2017, feci delle altre indagini e scoprì che alcune attività ricevettero delle concessioni, dal Suap senza il parere preventivo della Soprintendenza e malgrado quest'ultima chiedeva alla Polizia Municipale di far ripristinare lo stato dei luoghi. Le strutture rimasero ancorate al suolo. 

Successivamente emersero altre omissioni e violazioni del regolamento per i dehors. Ma tutto è rimasto a suo posto. Persino quando le concessioni arrivarono alla scadenza, nessuno ripristino, ed il Comune di Palermo in accordo con la Soprintendenza, decise di premiare questi soggetti, concedendo una proroga per la concessione di una struttura che viola ogni regolamento. Arrivò il nuovo regolamento, ed era più restrittivo del precedente, e malgrado i nuovi esposti, nessuno ha provveduto a sgomberare, malgrado  nel regolamento è previsto, che qualora il gestore non provveda alla messa in pristino dello stato dei luoghi è il Comune stesso a provvedere al ripristino dello stato dei luoghi ed ad addebitare le spese al gestore. Ma ciò non avviene. 

Sono passati 7 anni, persi fra avvocati, indagini, interrogatori e giornate perse a leggere copie dei verbali di accertamento...

La storia numero 2:

A dicembre 2021, aprì un nuovo locale. Dopo l'euforia dei primi giorni, il lavoro iniziò a diminuire. Decisero di fare concerti live all'aperto. Una residente si infastidì e disse al gestore di smetterla. Dopo qualche settimana, il gestore ci riprovò e la signora lo minaccio di tirargli secchi d'acqua ai clienti. Tolse i tavoli sotto il balcone della signora e dopo un mese ci riprovò. A questo punto, la signora si rivolse a due ex carcerati, ed il locale in questione decise di chiudere ad aprile 2022. 

Il locale in questione ha commesso due reati occupazione abusiva di suolo pubblico e disturbo alla quiete pubblica. La signora avrebbe potuto rivolgersi alle forze dell'ordine. Ma leggendo la mia storia, dopo quanti anni avrebbe trovato risposta alle sue denunce? 


La lotta alla mafia ed all'illegalità non è mai esistita in questa nazione dalla nascita della repubblica italiana. E gli unici 2 magistrati che iniziarono a fare chiarezza, furono immediatamente uccisi.

Oggi la Saguto e Palamara, ci hanno mostrato ciò che abbiamo sempre pensato... L'antimafia non esiste. 



Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia

Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale

mercoledì 13 aprile 2022

La temporanea libertà degli oppressi

 L'estate è alle porte e come gli anni precedenti si allentano le restrizioni. Per la terza estate consecutiva il governo dei migliori, con la bella stagione e la sostanziale diminuzione dei positivi dovuti alla sparizione dei virus influenzali, grazie all'azione del sole, del mare e dello iodio… allenta la morsa sul popolo degli oppressi, che puntualmente dimentica i torti ricevuti e riprende la propria vita come nulla fosse successo.

Durante il primo lockdown il popolo ha avuto le più pesanti restrizioni, che tuttavia riguardavano la quasi totalità della popolazione. A maggio 2020, il governo dei migliori diede la possibilità alla popolazione di frequentare i locali fino alle ore 18 e riaprì le palestre per tutti. A giugno 2020 tolsero tutte le restrizioni orarie per i locali, ad eccezione della città di Palermo, dove in assenza di una reale emergenza sanitaria sin dall'inizio della pandemenza, il sindaco provvedeva ed emanare ulteriori restrizioni. Ad ottobre 2020, ricominciarono le restrizioni, con le zone a colori. Chiudono locali e palestre. Il popolo si ritrovò a fare rinunce in nome della falsa scienza, rinunciando ai propri diritti in nome dell'ipocondria inculcata dai media. Media che pompavano il siero magico in arrivo, come la panacea che li avrebbe salvati da tutti i mali. A dicembre 2020 inizia la somministrazione del siero magico per il personale ospedaliero. A gennaio 2021 inizia la somministrazione del siero per i soggetti fragili. Inizia la gara fra le categorie vittime di restrizioni per aver somministrato il siero per primi. L'idea di ricevere uno siero sperimentale, non testato a medio e lungo termine, non li scalfiva nemmeno. Erano felici di fare da cavia. Improvvisamente i governi agli occhi del popolo agivano per il loro bene. Inizia la corsa alla vaccinazione e proprio quando la curva dei contagi cala per l'effetto del virus perdeva virulenza, cambiavano i parametri per costringerci a tenere le attività chiuse. L'intento per noi era chiaro, se avessero aperto tutto per il calo della curva epidemiologica le persone non sentendo il pericolo imminente addosso, non si sarebbero prestati alla sperimentazione ed a loro servivano cavie.  Con le zone a colori la mia attività non ha mai chiuso. Durante questi mesi, ho perso i clienti vecchi affetti da ipocondria ed ho acquisito clienti nuovi. Che ringraziavano giorno dopo giorno per regalargli un angolo di normalità ed affermavano che sarebbero venuti anche dopo. A Maggio 2021 la vaccinazione galoppa, ed anticipano l'apertura delle attività di 15 giorni rispetto all'anno precedente. La nuova clientela acquisita è svanita per sempre. Ricordo, che durante una delle mie corse mattutine al foro Italico, incontrai qualcuno di loro, che si voltò semplicemente dall'altro lato, forse avevano il carbone bagnato... L'estate ci ha portato tanto lavoro, il turismo è esploso. La popolazione mondiale era tornata a viaggiare ed anche gli affetti da ipocondria cronica, hanno ripreso a vivere. Gli sportivi hanno ripreso a frequentare le palestre, le spiagge gremivano e partivano eventi in ogni dove al grido della normalità. Tuttavia, il ritorno alla normalità non coincideva con gli interessi del governo. Di fatto con il sole, il mare, i viaggi e la vita spensierata i centri vaccinali tornavano ad essere vuoti. Serviva al governo lo strumento per obbligare la gente a vaccinarsi. Ad ottobre 2021 il premier Mario Draghi annuncia il green pass, uno strumento che consentirà alle attività di rimanere aperte durante il periodo invernale, dando a dir suo la certezza a chi frequenta queste attività di frequentarle in sicurezza, in quanto i pericolosi untori non vaccinati, sarebbero rimasti alla porta. Decreto dopo decreto il governo dei migliori aggiungeva alla platea degli oppressi nuove categorie colpite dalla morsa del green pass. Tuttavia, il sottoscritto non si è mai piegato al ricatto. Ho avuto le idee chiare sin dal primo giorno di lockdown e non mi sono mai fatto intimorire. Settimana dopo settimana in tamtam faceva eco sul mio locale, da tutta la Sicilia venivano ad assaporare la normalità offerta dal mio locale. Tuttavia ero sin da subito consapevole che come lo scorso anno, sarebbero svaniti tutti con l'allentamento delle restrizioni. Da ottobre2021 a marzo 2022, tutti coloro che erano stati discriminati a causa del green pass ed ottenevano l'agognato premio da guarigione, svanivano e tornavano a rimpinguare i conti bancari di coloro che li avevano messi alla porta. Persino dei compleanni prenotati con largo anticipo venivano disdetti, perché grazie alla guarigione il figlio poteva festeggiare al M.D.

Dal primo aprile, non era richiesto più il green pass all'aperto ed il 95% degli oppressi è svanito, convinti che dal primo maggio saranno tutti liberi. E' tornata la temporanea libertà degli oppressi. Malgrado Draghi è stato chiaro, affermando che anche con la cessazione dello stato d'emergenza il green pass resta e le restrizioni torneranno con l'aumento della curva epidemiologica, loro hanno preferito deporre le armi e godersi la tregua insieme con coloro che li hanno messi alla porta e che oggi per il loro tornaconto gli mettono una ciotola all'aperto come regalo per la loro fedeltà.

In queste ultime settimane, molti mi hanno chiesto di candidarmi. Gli italiani sono strana gente, dimenticano facilmente il bene ricevuto ed amano essere oppressi. Un tempo vi è stato uno statista che ha fatto grande l'Italia e quando le lobby hanno deciso che andava rimosso, il popolo che aveva ottenuto dei benefici dal suo governo, ha preferito Barabba. Hanno preferito i ladri della libertà, coloro che li hanno depredati dalle risorse e gli hanno imposto le loro basi militari. Coloro che gli hanno imposto i governi ed hanno chiesto che l'Italia fosse la prima nazione ad attuare la sperimentazione di massa. Pertanto, perché perdere tempo se so già che come tutti gli anni sarà eletto colui che metterà altre tasse e taglierà i servizi eliminando ogni beneficio sociale donato dal fascismo? Mussolini diceva "governare gli italiani non è difficile, è inutile". 

Alle prossime restrizioni...


Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia

Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale