martedì 19 dicembre 2023

Altro che battaglia del grano

 La storia è ciclica e si ripete sempre, il copione è sempre lo stesso e se lo tramandano da generazioni a generazioni, solo i più attenti, coloro che non hanno studiato sui libri di storia imposti dal sistema, si accorgono della ciclicità degli eventi. E' notizia di qualche mese lo stop da parte della comunità europea alla produzione del grano e del mais all'Italia ed ad altri stati membri per un anno. Secondo la tesi di questi luminari del crimine organizzato, per preservare le biodiversità ed evitare il depauperamento dei terreni  degli Stati membri, in nome della politica agricola comune (PAC) dell'unione europea nel nome della tutela dell'ambiente e della sostenibilità, gli Stati membri dovranno produrre grano e mais ad anni alterni. 

Come al solito qualcuno potrebbe pensare, a me non riguarda ed invece questa nuova imposizione in nome del green, riguarderà tutti. In primis, ad essere colpiti saranno gli agricoltori della valle del Po o di altre aree geografiche che nascono come produttori di mais e grano, ma successivamente con effetto a catena sarà colpita l'intera popolazione, che si vedrà lievitare i prezzi della spesa quotidiana. Di fatto, non avendo l'Italia per un anno una produzione propria di grano e mais, le aziende saranno costrette ad acquistarlo all'estero e di conseguenza al prezzo di mercato imposto da chi produce, ciò si traduce inevitabilmente in un aumento del costo delle farine, della pasta, del pane e di tutti quei alimenti che troviamo quotidianamente sulle nostre tavole e che sono prodotti dal grano e dal mais. Naturalmente da parte del Governo italiano nessuna reazione in merito, segno di come il nostro Presidente del consiglio, sia sempre propenso ad assecondare le follie della comunità europea.


100 anni fa, mentre le lobby cercavano di inginocchiare i popoli, facendo lievitare il costo del grano e facendo nascere le solite speculazioni, sua Eccellenza Benito Mussolini (il cattivo per l'italiota medio), faceva la battaglia del grano. L'obbiettivo che voleva raggiungere il Duce era quello dell'autarchia, l'Italia dove auto prodursi e non doveva dipendere da altri stati, solo con l'autarchia il popolo si poteva definire libero ed il prezzo del grano, doveva essere alla portata di tutti. Le misure adottate miravano a ottenere un incremento della produzione non tanto con l’aumento della superficie da destinare a frumento, ma soprattutto con un miglioramento delle rese per ettaro. I fattori che influirono positivamente furono la progressiva diffusione della meccanizzazione nelle campagne, l’utilizzo di concimi chimici, l’allargamento del credito fondiario, l’utilizzo di sementa selezionate, tutto questo portò l'Italia ad essere indipendente. Mentre oggi, lo Stato e la Comunità europea ci vogliono dipendenti dalla solita speculazione.

Negli anni successivi, il Governo fascista fece delle campagne di sensibilizzazione contro lo spreco del pane, ed organizzò feste e sagre per valorizzare il pane. 

Ancora ad oggi, in alcuni panifici si trovano le buste del pane, con le frasi di Mussolini, e la sinistra continua a rosicare, scrivendo articoli etichettandoli come frasi shock, quando l'unico shock è avere politici di destra e di sinistra di cosi bassa lega.


A precedere la battaglia del grano, allora vi fu la febbre spagnola (1918 - 1920). Il copione fu identico a quello odierno del covid19, ospedali da campo, mascherine, tassi di mortalità elevati, tuttavia, anche oggi se dovessimo affidarci alla narrativa ufficiale del covid19, diremmo che è stata una strage. Ma noi sappiamo, che la strage è avvenuta per i protocolli sbagliati, che chi è morto aveva 3/4 gravi patologie pregresse, che gli ospedali erano sbarrati per le altre patologie... 

Pertanto, i nostri nipoti e le future generazioni, qualora non riuscissimo a portare alla luce la verità, leggeranno del covid19, come noi abbiamo letto sulla spagnola, penseranno che Speranza sia stato un gran ministro che è riuscito a contenere il virus grazie alle restrizioni imposte ed ai protocolli applicati. 

Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia 

Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
















lunedì 11 dicembre 2023

Le mie battaglie durante questi 4 anni di ipnosi di massa

 


Tutto è iniziato, con i video girati in Cina ed inviati da qualche persona ignota. Video che sono diventati presto e “casualmente” virali ed hanno cominciato a mettere un tarlo che ha scavato nella testa dei cittadini italiani e di tutto il mondo. Notizie frammentarie, la Cina, il laboratorio di Whuan, il mercato del pesce… tutte notizie inutili, che servivano per creare confusione ed infine la gente che stramazzava a terra e moriva sul colpo. L’ospedale da campo creato in 15 giorni da 1500 posti, e fra i cittadini è iniziato il panico. Le prime liti sono iniziate proprio su questo argomento, era la gente a chiedere misure repressive, per mancanza di posti in ospedale. L’Italia non è come la Cina dicevano.

Dal mese di dicembre 2019 e febbraio 2020, mentre la gente era sempre più impaurita per l’incalzare costante e frenetico di notizie, io ho effettuato ricerche in rete e dalle fonti ufficiali emergeva un tasso di mortalità dello 0,5%. Lì capii che qualcosa non quadrava, abbiamo avuto epidemie peggiori con tassi di mortalità elevatissimi e non hanno mai applicato nessuna restrizione e non hanno mai fatto nessun allarmismo ed improvvisamente per un virus influenzale stavano scatenando il panico mondiale.

Arrivò il primo caso a Palermo, la popolazione nel panico. Io mi misi alla ricerca di informazioni, sull’Oms, Bill e Melinda Gates e sulle case farmaceutiche. Scoprì che Bill gates era il secondo finanziatore dell’Oms, ed era pure un finanziatore delle case farmaceutiche. E mi chiedevo, ma solo io vedo un conflitto d’interessi? Ed infine trovai la scommessa, che la banca mondiale aveva fatto. Avevano scommesso su una pandemia da coronavirus, che sarebbe scoppiata entro marzo 2020. Il quadro era chiaro, ma nessuno credeva a ciò che affermavo. Persino coloro che mi avevano elogiato per le mie battaglie contro l’illegalità, mi avevano etichettato per complottista. Mentre la gente postava nei propri profili l’icona resta a casa, io uscivo per testare la realtà dalla fantasia mostrata dal mainstream. Tanto che nella mia prima querela contro Conte, scrissi al PM, guardando la realtà che vede fuori dalla finestra, può affermare che c’è una Pandemia in atto?

Cassieri dei supermercati stremati dal troppo lavoro, ma nessuno di loro è mai morto di covid. A quel punto nel marzo del 2020, scrissi il mio articolo attenzione Golpe finanziario in atto. Li avevo messi in guardia sui lavori del futuro, sulla scuola del futuro, sul vaccino, sui chip, e soprattutto sulla crisi economica che da lì a poco li avrebbe colpiti. Ma racimolavo solo insulti, ero il solito complottista e vero fascista, a differenza dei vari falsi profili diffusi dal regime.

Arriva l’estate 2020, l’Italia riapre e con soli 3 decessi di presunto covid, Musumeci, Orlando ed altri squallidi personaggi, facevano a gara a chi faceva restrizioni più restrittive rispetto al resto d’Italia. I miei colleghi ristoratori, mi invitavano a stare zitto, e ad accettare il plexiglas, il gel, la mascherina, che loro stessi da bravi cagnolini proponevano. Mentre alla Vucciria, la gente continuava a ballare senza nessuna delle loro fanta-protezioni, fino alle 5 del mattino.

Nel frattempo, la Fiat fiuta l’affare mascherine, converte due importanti fabbriche di autovetture ed inizia a produrre mascherine, per un giro d’affari milionario. Ma i beoti penseranno, che lo stanno facendo per il loro bene. Anche i politici lo fiutano e nascono le prime indagini su molti politici.

Arriva l’inverno, ed i geni del governo, si inventano le zone a colori ed iniziano a dire alla gente che i casi sono in aumento, torna la psicosi. Le capre ignoranti daranno la colpa a chi si è fatto le vacanze. Inizia la corsa ai tamponi, idioti sani e senza nessun sintomo, si mettono in coda giornalmente per sapere se sono positivi, con un tampone non diagnostico che genera falsi positivi, alimentando la macchina delle restrizioni. E quando al governo si rendono conto che i numeri non reggono, diminuiscono le percentuali sopra le quali si accede alle zone rosse, arancio o gialle. E malgrado, abbiamo smascherato tramite articoli e video la truffa dei numeri, loro in preda al panico, come un gregge impaurito, ti davano sempre contro.

Nel mio piccolo ho sempre tenuto il mio pub aperto. Avevo attirato un gruppo di nuovi clienti, che tutti i giorni venivano per l’aperitivo c’erano medici, forze dell’ordine, studentesse, musicisti. La maggior parte dopo le ore 22 scappava per via del coprifuoco, ma con i più cazzuti restavamo fino a tardi. “ci ricorderemo di te” dicevano sempre, ma giunti a maggio 2021 sono spariti tutti ad eccezione dei medici e di una coppia di Bagheria, che si è conosciuta nel mio locale durante la zona arancione e si sono sposati l’anno successivo.

Nel frattempo, i miei colleghi facevano pressione per vaccinarci per prima, per aprire in sicurezza. E dopo qualche manifestazione ed insulti assortiti, per le mie convinzioni anti-cavia, ho mandato a quel paese l’intera categoria. A luglio 2021, si inizia a parlare di green pass e prima che diventasse obbligo molti miei colleghi, imposero la vaccinazione ai propri dipendenti e violando la legge iniziarono a chiedere se pur ancora non era entrato in vigore il green pass. Fui contattato dalla Digos, per notificarmi una multa per non aver indossato la mascherina ad una manifestazione. Sanzione poi annullata dal giudice di pace. Una montagna di sanzioni, fatte a gente incensurata, identificata in 48 ore dalla polizia scientifica e per prendere a Messina Denaro ci sono voluti 30 anni.

Nel mio locale non c’era molta affluenza, avevano paura ad accedere, perché lavoravo senza museruola. Clienti storici che avevano apprezzato le mie battaglie per le legalità mi deridevano perché lavoravo secondo costituzione. Che sei medico? Abbiamo perso la stima nei tuoi confronti, ti faremo cattiva pubblicità… Ma io sempre a testa alta per le mie convinzioni.

Nascono gruppi telegram, di invasati che si fingono antisistema che elogiano come salvatore del mondo Trump, ed altri che inventano storie su alieni che verranno a salvarci. Tuttavia, gli stupidi sono da entrambi le parti e questi gruppi avranno migliaia di seguaci, che avranno il solo scopo di divulgare le loro fantascientifiche teorie, che agli occhi degli scettici serviranno solo per screditarci, in quanto ci etichetteranno come un gruppo di fanatici, complottisti, che crede agli alieni. Migliaia di post sul re che è nudo, sulla cabala che sta crollando e su altre fantasmagoriche cazzate bibliche. I social dal canto loro, tenevano aperti questi canali e fornivano loro visibilità e chiudevano e boicottavano i nostri.

Le piazze nate da individui liberi hanno iniziato a farsi rappresentare da nuovi esponenti politici e malgrado come abbiamo fatto in passato con i grillini, abbiamo messo in guardia le persone, loro hanno preferito spaccarsi in vari movimenti ed hanno iniziato a farsi la guerra fra loro. Presto i capi area, iniziarono a fare il lavoro di 80 anni di antifascismo ed hanno cominciato ad associare il coprifuoco della pandemenza, al coprifuoco della guerra ed il green pass alla tessera fascista o nazipass.

Non appena fu approvato il green pass, confermando le mie previsioni, appesi una locandina nel mio locale, dove avvertivo la clientela che non chiedevo il green pass per entrare. Questa foto, girò tutta Italia. E ben presto il mio locale divento meta di pellegrinaggio. Ogni sabato, una sigla diversa organizzava una manifestazione ed alla fine si venivano a rifocillare nell’unico posto che non li discriminava. Che è strana la vita, l’unico che non li discriminava era un vero fascista, iscritto dal 1998 nell’unico movimento dichiaratamente fascista. Mentre quelli che si definivano democratici, li mettevano alla porta e gli auguravano la terapia intensiva a spese loro. Sono stati mesi belli, ma anche pesanti perché mi sono dovuto sorbire i problemi di tutti, ero diventato una specie di sacco. Tutto filava liscio, quando a gennaio 2022 dietro un esposto, gli agenti dell’anticrimine, venivano a bussare alla mia porta per chiedere il green pass. Ho mostrato le querele fatte al governo, ed invece di comprendere l’agente ha chiamato rinforzi. In totale 4 pattuglie, 12 agenti più altri in borghese, dotati di telecamere per riprendere la scena del crimine. Un tizio in borghese, che non aveva letto il decreto o non aveva compreso il testo, volle fare il passo più lungo della gamba e mi chiuse il locale per cinque giorni. Utilizzai quel tempo per preparare una nuova querela nei loro confronti. A differenza delle querele contro il governo, tutte inserite a modello 45, quella contro gli agenti è stata inserita a modello 44, la notizia di reato è stata confermata. Dalla riapertura, non è venuto più nessuno a chiedere nulla, né green pass, né mascherine, né tamponi. Uno fra i pochi in Italia a non aver fatto nulla di tutto questo. Ero diventato una sorta di eroe per il popolo etichettato come “novax”, un simbolo da seguire, che però nessun gestore di locale ha mai emulato a Palermo. Nei mesi successivi il mio locale era sempre pieno di individui apparentemente liberi, qualche falso guerriero spariva, non appena si positivizzava, ed a partire dal primo aprile 2022, con l’eliminazione del green pass all’esterno, un buon 50% di combattenti ha depositato le armi e non si è più visto. Ricordo di una tizia, che aveva creato un gruppo per i novax, chiamato ci vediamo lì, ed il locale proposto nell’appuntamento era un locale per gente libera o un luogo dove radunare gente libera.  Nei giorni successivi al primo aprile, scrisse il nome di un locale, che chiedeva il green pass e quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci ha risposto, il gruppo si chiama ci vediamo lì, non siete obbligati a venire. Nei mesi a venire il fronte si spacco in quattro. C’erano le elezioni a sindaco di Palermo ed è iniziata la guerra interna. Tuttavia, visto che noi del movimento fascismo e libertà ad ogni tornata elettorale, veniamo sempre boicottati dal sistema, ho dato a tutti la possibilità di raccogliere le firme nel mio locale. In queste occasioni, ho assistito a vere e proprie liti fra persone che avevano subito lo stesso torto, ed invece di unirsi si ammazzavano fra loro. A differenza dei mesi precedenti, la maggior parte di questi individui veniva nel mio locale solo per la giornata in cui dovevano raccogliere le firme. Poi spariva, e non si vedeva più asserendo che non uscivano, ma dai loro profili facebook, mostravano tutt’altro. Poi ci sono state le elezioni regionali e nazionali e sono iniziate le altre raccolte firme, con altri rancori ed altri malumori. Erano convinti di superare frammentati lo sbarramento e di poter fare la differenza con un eventuale misero 5%. Ma i sogni di gloria ben presto svanirono e con loro svani anche la gente, rimase solo qualche fedelissimo. Tutti sono tornati alla vita normale, a nessuno importa le centinaia di vittime giornaliere da malore improvviso, ti invitano persino a non pubblicarli per non infastidirli, come se la mancata pubblicazione elimina il problema. Intanto la Meloni, continua l’agenda Draghi e di conseguenza l’agenda 2030. Il dissenso è azzerato, vanno avanti pubblicando di tanto in tanto qualche link e continuando da bravi analfabeti funzionali a dare la colpa ai nazisti. Avessero mai aperto un libro di storia.

Successivamente il mainstream smette di parlare di covid ed inizia la crociata contro Putin. Putin prende il posto di Trump e diventa il salvatore del mondo, contro i pericolosissimi nazisti ucraini, finanziati da Usa, Israele ed Europa. Ed è inutile provare a spiegarglielo, il mainstream li ha definiti nazisti e sono nazisti.

La guerra che già esisteva da parecchio tempo serviva per applicare l’ennesimo colpo alle famiglie, con l’aumento esponenziale dell’energia elettrica e di tutte le materie prime. Gli italiani sono alla canna del gas, ma nessun muove un dito, si preoccupano solo del reddito di cittadinanza. L’agenda prosegue, e tutte le teorie sulla siccità e sul riscaldamento globale, vanno in fumo in quanto l’estate tarda ad arrivare ed ancora a fine giugno 2023 le temperature erano più basse della media stagionale e pioveva. Dopo l’app immuni e quella del green pass, nasce It allert, l’ennesima sperimentazione del governo, che ti avverte di un pericolo imminente. Il primo vero caldo arriva a fine luglio, dove numerosi incendi hanno messo in ginocchio intere città in tutto il sud. It allert non ha funzionato, una coppia è morta nella sua abitazione a Cinisi, al borgo nuovo una famiglia è dovuta scappare da casa durante la veglia funebre e tanti altri rimasti fuori o senza casa. È sempre lo stesso disegno criminoso che si consuma tutti gli anni. Cosa fa lo stato per arginare il problema? Una beata minchia.

Lo Stato, come i piromani sa in anticipo tramite il meteo, quando ci sarà caldo e soprattutto vento.

Quindi per arginare il fenomeno in quelle giornate dovrebbe spendere delle risorse per pattugliare le montagne con agenti e droni.

Può anche fare prevenzione ed usare quei fannulloni della forestale per eliminare tutte le erbacce secche presenti nel territorio ed obbligare i privati a fare altrettanto.

Questo farebbe uno stato fascista.

Mentre uno stato che vive di malaffare, lascia incontrastato questo fenomeno, perché sa che la regione prenderà dei contributi per il disastro ambientale. Le aziende private dei canadair dopo un anno alla canna del gas, attendono questi eventi per battere cassa. Ed infine i riservisti della forestale, grazie a questi eventi, gli viene rinnovato il contratto... Chi ne fa le spese è sempre il cittadino. Intanto Schifani, chiede a Roma lo stato d’emergenza. Stato d’emergenza che sta diventando una costante in questa nazione. 

Quando l'attenzione sull'Ucraina cala, ed il popolo inizia a non seguire più le vicende, come per magia Zelesky e l'Ucraina spariscono dai riflettori e nasce un nuovo terrorista. Dopo le balle sull'11 settembre, l'attacco alle torri gemelle e la caccia a Bin Laden, Hamas, con il suo esercito di cartone fa un presunto attacco nei confronti di Israele, lanciando mille missili ed uccidendo una manciata di civili, attirando una guerra, che darà al popolo di Israele il pieno controllo della Palestina. A me sembra il solito attacco autogestito dalla solita cricca per ottenere il proprio tornaconto. E mentre tutti i diritti umani vengono violati da Israele, nessuna forza politica condanna gli attacchi, anzi supportano e danno solidarietà ad Israele. 

Mentre noi, staremo sempre e comunque dalla parte degli oppressi e mai dalla parte di Usa ed Israele

Francesco Capizzi

Coordinatore per la regione Sicilia Movimento Fascismo e Libertà – Partito Socialista Nazionale




lunedì 21 agosto 2023

Vucciria: tre stupri in 4 anni




La Vucciria i nostri nonni ed un po' anche noi prossimi ai cinquant'anni la ricordano come un mercato storico di prelibatezze. All'interno di questo mercato si trovava un po' di tutto, la frutta di stagione, la carne ed il pesce. Successivamente con l'avvento dei centri commerciali, a poco a poco i mercati storici hanno cominciato ad arrancare. E circa 20 anni fa, hanno iniziato a prendere piede i locali abusivi. Nati in locali fatiscenti e pericolanti che si sono trasformati in ristoranti e discoteche abusive e senza nessuna norma di sicurezza ed igienica. 

E nemmeno i crolli di qualche palazzina fatiscente ha mai scoraggiato gli avventori, che di anno in anno sono sempre diventati più numerosi. (fonte)

Naturalmente a Palermo, non si muove foglia che la mafia non voglia e quei luoghi frequentati da giovani palermitani, studenti fuori sede e turisti, diventano polo della droga. Banditori da ogni parte, come dimostrato dalle telecamere di Striscia la notizia, vendono davanti le forze dell'ordine dosi di droga ai drogati presenti nella piazza (ma non chiamateli drogati, perché si offendono). (fonte)

Questo avviene perché il comitato ordine e sicurezza ha posizionato una media di 3 volanti con rispettivi agenti davanti ogni ingresso della Vucciria, per prevenire eventuali risse. In pratica spendiamo soldi pubblici per fare sicurezza (che nei locali regolari è privata), in locali per lo più abusivi e con delinquenti a seguito (W l'Italia). 

Se quanto descritto avvenisse in un locale pubblico, vi sarebbe l'immediato sequestro su richiesta del questore. Ma essendo che si parla di una piazza pubblica non può essere chiusa. Di fatto esiste un Regio decreto di Mussoliniana memoria che legittima la sospensione della licenza, se il locale è frequentato da pregiudicati. Il problema fondamentale è che alla Vucciria non hanno licenze, e quindi se pur vi sono malavitosi, spacciatori, killer (fonte), stupratori, lavoratori a nero ed evasione fiscale... nessuno mette un freno e gli forniamo supporto pagato dai contribuenti, mentre quest'ultimi che hanno comprato le case lì, non riescono più a vivere e nemmeno possono vendere, perché nessuno comprerebbe una casa invivibile. 

L’art. 100 del R.D. 1931 n. 773, al suo primo comma, prevede che “oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.


Ultima notizia di questi giorni è lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza. (fonte)

La Vucciria è terreno fertile per questi individui. Scendi dalle scale di via Roma, ed è subito magia. Tutto ciò che un giovane cerca. Musica, alcol a poco prezzo e droga, il mix perfetto. Come avvoltoi alla ricerca della loro preda ci sono poi loro, scippatori ed approfittatori. I primi si muovono in branco, adocchiano il pollo, con il portafoglio pieno o con l'ultimo iPhone, aspettano che si sposta dalla mischia, lo accerchiano e lo derubano. (fonte)Avvolte come è capitato ad un mio cliente austriaco è ancor più semplice. Aspettano che si ubriaca a merda, appena collassa e si addormenta lo spogliano. 

Poi ci sono gli approfittatori, che offrono alcol o droga alla ragazza di turno, nella speranza di poter abusare di lei. Ed il dramma è che non è il primo caso. 

Lo scorso anno un altra donna è stata violentata in auto dopo serata alla Vucciria (fonte).

E nel 2019 una ragazza tedesca è stata violentata dopo una serata alla Vucciria (fonte).

Questi sono solo i casi che si sanno, quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare, ma quanti in preda alle botte o alle minacce hanno taciuto?

Anche questo fine settimana la Vucciria era strapiena, mentre i locali del centro arrancano. "Andiamo a spaccarci in vuccy" dicono e di questo brutto episodio a parte i post di indignazione sui social non c'è altra traccia, nella speranza che fra 4/5 anni vengano condannati...

E' il vizio del palermitano, finché non tocca a me, la cosa non mi riguarda. Naturalmente è inutile dirlo che sono tutti Falcone e Borsellino, a volte la pensano come Peppino Impastato e la mafia diventa una montagna di merda, ma poi corrono a finanziarla una dose dopo l'altra.


Francesco Capizzi

Coordinatore per la Regione Sicilia 

Movimento Fascismo e libertà - Partito Socialista Nazionale

www.fascismoeliberta.info

lunedì 14 agosto 2023

Choc a Palermo, marciapiedi invasi d'erba e feci di cani

 Benvenuti alla rubrica, quello che i giornalisti non dicono...


Ormai i pennivendoli di regime, dal più piccolo al più grande quotidiano parlano di gossip o scrivono articoli, senza nessun reale riscontro solo per compiacere la corrente politica di turno. 

Eppure, in Italia e soprattutto in Sicilia ci sarebbe tanto da scrivere. Soprattutto oggi che abbiamo assistito all'aumento dello stipendio di sindaco e giunta comunale. Che se pur legittimo, fa rabbia vedere la città vivere nel degrado e nell'anarchia e quelle poche risorse, vengono usate per incrementare i già esosi stipendi dei politici, quando si potrebbero assumere nuovi dipendenti e dividere la ricchezza, invece di concentrarla a pochi eletti. Sarebbe stato meglio assumere nuovi vigili o altri operatori ecologici.

Questa in foto e la via Nina Siciliana, l'erba ha quasi invaso il marciapiede, i contenitori getta carta, sono pieni di bottiglie e feci di cani e sulle strade proliferano topi, zecche e zanzare. 





Nella foto a seguire la via Ettore Arculeo, quasi interamente al buio. I marciapiedi sono invasi d'erba e sono disastrati a causa delle radici degli alberi della scuola Antonio Ugo.


Nella foto seguente la via Gubbio, completamente a buio. Erba presente su entrambi i lati dei marciapiedi.



 La prossima foto mostra la parte finale della via Ettore Arculeo, completamente a buio e con l'erba alta un metro. Il marciapiede è impraticabile.



Continuazione della via Nina Siciliana.



I palermitani, sembrano abituati al degrado e pur pagando fior di tasse non si lamentano della mancata erogazione dei servizi. Il tema quotidiano è il taglio della torta, che possono scegliere di non pagare, consumandola nella propria abitazione.


Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale