Ogni giorno inserisco nel mio file Exel, i dati riportati nei bollettini giornalieri diffusi dal ministero della salute e li analizzo, comparandoli con i mesi precedenti. Nel video allegato, vi mostro come la seconda ondata non ha nulla a che vedere con la prima. Durante la prima ondata il 60% dei positivi era asintomatico o paucisintomatico e rimaneva in casa in isolamento domiciliare. Il 5 % era ricoverato in terapia intensiva ed il 35% era ricoverato. Nella seconda ondata invece il 95% dei positivi è asintomatico o paucisintomatico, il 4,5% è ricoverato e lo 0,5% è in terapia intensiva pur avendo decuplicato il numero dei positivi.
Qui in basso i dati di marzo, come potete vedere il numero massimo di positivi è 77635, 4023 terapie intensive e 28192 ricoverati.
Mentre in questa seconda ondata troverete i dati di novembre, dove abbiamo 805947 positivi, con un massimo 3848 posti occupati in terapia intensiva e 34697 ricoverati. Alla luce di queste informazioni la seconda ondata di sicuro è meno aggressiva della precedente, malgrado il numero di persone contagiate è nettamente superiore.
Francesco Capizzi
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