lunedì 19 febbraio 2018

Vi ringrazio per il vostro sostegno...

 
 
 
Il 13 dicembre 2017, abbiamo lanciato il nostro appello. Chiedevamo di donare 1 € per continuare la nostra battaglia contro l'illegalità, ma soprattutto contro le ingiustizie che attanagliano questa società che ci rendono agli occhi di chi ci amministra e legifera, diversi. In quanto le leggi ed i regolamenti vengono applicati a "simpatia". Per dirla in termini spiccioli, in questa città ci sono figli e figliastri. Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati ed hanno fornito il loro supporto. Il mio articolo è stato letto da oltre 57000 persone e malgrado la stampa locale ha preferito tenersi alla larga dal diffondere la notizia, grazie al mio articolo ed a tutte le persone che ci seguono alla data odierna abbiamo raccolto 2960€ (19/02/2018) dei 6666,67 € che occorrevano per sanare la sanzione, tuttavia i termini per pagare la sanzione in forma ridotta, sono scaduti. Avremmo potuto pagarla, non garantendo lo stipendio ai nostri impiegati, non versando i contributi e chiedendo al proprietario delle mura di prorogare la scadenza dell'affitto. Ma non ci sembrava giusto, chi lavora deve essere pagato. Ora attendiamo la notifica, nella speranza che il prefetto sia clemente e ci attribuisca la sanzione minima di 5000€, in modo da versare i soldi delle donazioni e chiedere al giudice di pace di rateizzare tutto il resto.
 
Per coloro che in questi mesi sono venuti al locale, avranno notato che ad oggi noi siamo l'unico locale ad aver rimosso l'area esterna e questo non perché l'occupavamo in maniera abusiva, ma semplicemente come previsto dalla concessione, alla scadenza l'area va ripristinata. Tuttavia malgrado avessimo presentato la pratica di rinnovo nei tempi previsti , dopo oltre un mese e mezzo si rendono conto che mancava l'autorizzazione del vicino ad occupare un area esterna di proprietà comune nelle ore in cui non opera la sua attività. Malgrado abbiamo dimostrato tutte le porcate che hanno autorizzato pur non avendo i requisiti, ci hanno chiesto di ridurre l'area da concedere. Presentai le modifiche come da loro richieste, i primi di dicembre, ma anche lì cercarono un pretesto falso per perdere ulteriori giorni. Chiedendo che i documenti siano firmati digitalmente. Anche questa è una storia vecchia, ma loro fanno sempre la parte dei finti babbi. Una delle poche cose buone fatte da Renzi è stata il decreto semplifica Italia. In pratica il cittadino invece di farsi code allo sportello, puoi inviare i documenti per richiedere autorizzazioni secondo questi 3 metodi:

- Raccomandata con ricevuta di ritorno con all'interno i documenti firmati e copia del documento di identità
- tramite Pec con all'interno copia dei documenti firmati e scannerizzati, insieme alla fotocopia della carta di identità
- tramite Pec o Mail con copia dei documenti firmati digitalmente e copia del documento di identità

Pertanto essendo che era un integrazione ai documenti già firmati digitalmente ed essendo inviata tramite pec (che già di per se identifica il soggetto che invia), doveva andare bene... ma loro sono meticolosi (una pratica si e 10 no, visto le anomalie riscontrate) e dopo qualche giorno mi chiedono di rinviare la documentazione firmata digitalmente. Il 15 dicembre ricevono l'integrazione con le riduzioni da loro richieste, firmate digitalmente.

Qualcuno potrebbe pensare, la pratica è stata già processata, le modifiche da loro richieste sono state fatte, entro qualche giorno sarebbe arrivata la concessione. Ed invece il nulla, ogni 10 giorni ho provveduto ad inviare una Pec dicendo che eravamo gli unici senza tavoli esterni, che questo per noi era un danno economico e di immagine e che al 30 gennaio 2018, qualora non avessero provveduto al rinnovo della concessione che ci spetta di diritto, ci saremmo trovati costretti a ridurre il personale.

Ma nessuna risposta è arrivata alle pec inviate sia dal Suap che dalla Polizia Municipale, ne tanto meno abbiamo visto eliminare ciò che abbiamo segnalato e che la stessa Suap ha dichiarato come abuso grave in violazione alla delibera comunale 252 del settembre 2014.

In data 19 febbraio 2018 dopo due mesi di attese vane di una pratica presentata da 4 mesi, mi reco al Suap, prendo il numero ed attendo il mio turno. Tramite il numero di protocollo, spuntavano tutti i passaggi di questa pratica, sino ad arrivare al 15 dicembre 2017, dove la pratica è stata girata all'impiegato comunale che l'avrebbe dovuta visionare ed UDITE UDITE... La Pec nemmeno era stata aperta... 64 giorni e noi paghiamo questi fannulloni, sempre che sia un caso. L'impiegato allo sportello mi dice che avrebbe sollecitato la pratica e che massimo entro i 100 giorni dal 15 dicembre 2018 ci dovrebbero autorizzare, sempre che non trovano un altro cavillo. Pertanto in teoria entro pasqua ci dovrebbero autorizzare, sempre che non si tratti di un pesce di aprile, visto che cade per il primo di aprile

In tutto questo il 30 gennaio ci siamo trovati costretti a ridurre il personale. Stefania, ha scelto di non aver rinnovato il contratto per partire come erasmus. A Martina abbiamo rinnovato il contratto soltanto per 2 mesi e per il solo giorno del sabato, mentre ad Alessandro che ha una situazione familiare difficile, abbiamo rinnovato il contratto per 9 mesi,  per 25 ore settimanali visto che deve provvedere al sostentamento dell'intera famiglia. Ed infine tramite l'ausilio di voucher inps, chiamiamo a Virginia per i soli sabati, in modo da non avere vincoli contrattuali e poter rifiutare la prestazione occasionale al primo ulteriore calo economico. 

I miei racconti spero che servino da monito per coloro che credono che fare impresa a Palermo sia facile. Questa esperienza mi è servita per conoscere tanta gente, conoscere le loro storie ed i loro drammi e le tante disavventure che ogni giorno subiamo. Quando decisi di fare l'imprenditore all'età di 23 anni, pensavo ad una vita diversa e se dovessi tornare indietro sicuramente prenderei un altra strada, ma oggi con tutto ciò che ho fatto e tutto ciò che io e la mia famiglia abbiamo sofferto, posso solo andare avanti e cercare di farmi strada in questo mare di falsità ed ingiustizia. Ringrazio ancora a tutti quelli che hanno donato e che stanno continuando a donare in questi giorni, un grazie a nome mio e della mia famiglia.

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