lunedì 19 marzo 2018

Palermo capitale della cultura... mafiosa


Si avvicina il 23 maggio e come tutti gli anni il governo nazionale organizza la più grande sagra dell'ipocrisia denominata la nave della legalità.
In questa occasione giovani studenti provenienti da tutta Italia, sbarcano nel porto di Palermo per commemorare l'anniversario della strage di capaci, dove morirono il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.
In questa occasione come avviene tutti gli anni, Palermo si veste a festa e si spoglia nei percorsi dove si svolgerà la manifestazione di ogni forma di illegalità. Durante il percorso non ci saranno parcheggiatori abusivi, non ci saranno fruttivendoli abusivi, venditori ambulanti e le strade saranno pulite. Gli amministratori della città si vestiranno a festa, forze dell'ordine comprese e faranno in modo per coloro che vengono in pellegrinaggio, che tutto sembri bellissimo come in un film.

Un paio d'ore dopo il passaggio dei turisti dell'antimafia, ritornano alle loro posizioni parcheggiatori, abusivi, spacciatori e delinquenti di ogni sorta e tutto torna pian piano all'a-normalità.

Al culmine della manifestazione, si terrà il classico discorso dove uomini in doppio petto, vi racconteranno che la mafia è stata sconfitta e dell'importanza di denunciare... per usare un termine tipico siciliano "minchiate".

Quelle che vi racconteranno sono minchiate, perché nella città dell'illegalità, quando un cittadino denuncia le attività abusive come ho fatto io, non solo non otterrà nulla, in quanto ancora dopo anni di esposti presentati, continuano ad operare tranquillamente, ma diventerà bersaglio dei controlli. Una specie di messaggio subliminale "l'abusivi sannu a buscari u pani" (gli abusivi devono lavorare). E controllo dopo controllo, capitava che, chi doveva essere controllato restava chiuso, giusto giusto il giorno dei controlli, decisi di denunciare quelle mele marce che avvertivano gli abusivi prima dell'arrivo dei controlli. http://www.palermotoday.it/cronaca/controlli-favoritismi-vigili-indagati-pub-olivella.html

Se fossimo realmente nella città dell'antimafia, sarei trattato come un eroe, invece ottenni l'effetto contrario, 2 ulteriori controlli nel giro di pochi giorni ed ostruzionismo nella pratica di rinnovo della concessione al suolo pubblico, provocandomi un danno economico nel solo mese di febbraio di 4600€. Con il conseguente mancato rinnovo del contratto di lavoro di uno dei miei impiegati e la riduzione ad un solo giorno lavorativo ad un altra impiegata. Il tutto mentre intorno a me continua ad essere fuori controllo. Persino quando era scaduta la delibera 252 del settembre 2014 e chiedevamo al suap di fornire alla municipale l'elenco delle attività a cui era scaduta la concessione ad occupare il suolo pubblico, al fine da evitare la concorrenza sleale da parte loro, nulla è stato fatto e noi siamo rimasti gli unici a rimanere senza tavoli all'esterno, mentre le altre attività pur senza concessione hanno continuato ad occupare il suolo pubblico. http://www.palermotoday.it/economia/comune-suolo-pubblico-regolamento-dehors-anello.html

Ma quando si ha il coltello dalla parte del manico si può fare di tutto. La pratica di rinnovo del nostro suolo pubblico è stata presentata il 5 ottobre 2017. Ma solo il 20 novembre si sono resi conto che ci mancava l'autorizzazione del vicino, mai chiesta nelle precedenti autorizzazioni. Ci hanno chiesto di ridurre lo spazio richiesto ed abbiamo presentato la modificata della pratica secondo le loro richieste in data 15 dicembre, azzerando il contatore. Il tutto mentre il fratello del nostro vicino continuava ad operare in una struttura non autorizzata. Da quel giorno la nostra pratica non è stata presa in considerazione per oltre 65 giorni, eppure era già stata processata e necessitava la sola riduzione dell'area richiesta. Ma come mi ebbe a riferire l'impiegato, "l'hanno con te a morte e pertanto ti faranno attendere fino al centesimo giorno". Fa parte dei loro diritti, come fa parte dei loro doveri far pressioni alla municipale per fare cessare gli abusi... ma quelli rimangono.

Qualche benpensante potrà dire che il mio è un caso, eppure giorni fa le stesse Iene hanno scoperto che un ex magistrato ed ex procuratore antimafia, gestiva abusivamente in pieno centro difronte alla stazione centrale, un albergo senza licenza, con il silenzio assenso delle forze dell'ordine che proprio a due passi hanno una postazione della polizia municipale.
https://www.iene.mediaset.it/video/l-hotel-abusivo-del-giudice-giusto_13019.shtml
Ma di casi del genere ce ne sarebbero tanti da raccontare.

Passata la sagra dell'ipocrisia, tutto torna come prima. I turisti che arrivano al porto si vedono accolti da trogloditi in calessino che non sono capaci di parlare correttamente l'italiano, figuriamoci le altre lingue e con fare spesso mafioso a prezzi da capogiro iniziano il tour di quei quartieri bacino dell'illegalità, dove spesso si allocano i loro amici. Giunti a piazza Marina, dove si possono ammirare gli enormi alberi secolari, ad accoglierli c'è una sfilza di parcheggiatori abusivi, dove l'onesto palermitano, concede loro 1€ ed anche più per "guardare" la propria autovettura, il tutto a nero e senza ricevuta. Poco più avanti in via Lincon c'è l'esempio dell'accoglienza palermitana. Di fatto il nostro amato sindaco, spesso e volentieri è andato a salutare i migranti che scappano dalle "guerre" ed arrivano nel nostro porto. Li accogliamo perché scappano dalla guerra e lasciamo che si prostituiscano per strada sotto gli occhi di tutti e sotto le abitazioni dei residenti. http://www.palermotoday.it/social/segnalazioni/prostitute-pieno-centro-via-roma.html
Ma come facciamo a pretendere il controllo del territorio, quando una vigilessa gestiva un giro di prostituzione... articolo
E quando gli stessi vigili, avevano un barbiere abusivo che esercitava la sua professione a nero dentro la caserma...  http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/04/15/news/barbiere_abusivo_nella_sede_dei_vigili_urbani_mi_avevano_promesso_l_assunzione_-137712761/

Il giro turistico prosegue nel mercato abusivo di Ballarò, dove vi staziona 7 giorni su 7 un mercato illegale, con le migliori carenze igienico sanitarie presenti nella città. Istamina e diossina, fanno da padrone fra le bancarelle del pesce. Ma al palermitano medio, poco importa, meglio finanziare le attività abusive e mafiose, che pagare un po' di più in attività a norma e regolare. Poi naturalmente si lamentano che non trovano lavoro regolare. Inoltre se sarete fortunati e capiterete a Palermo di domenica, sempre a Ballarò vi è il mercato del rubato, dove all'interno delle bancarelle troverete dall'autoradio, alla bicicletta...

Continuando il giro turistico si approda alla vucciria, storico mercato, diventato una taverna a cielo aperto, dove nella massima illegalità si può ballare, cantare, bere con pochi soldi e trovare droga come se fossimo al mercato. Ma al palermitano mafioso, piace finanziare la mafia, ma guai a farglielo notare, perché loro lo fanno perché l'illegalità non viene legalizzata...




Si passa per il mercato del capo, un po' meno rinomato rispetto agli altri, tranne per un omicidio recente. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/09/08/news/palermo_omicidio_al_capo_guerra_tra_famiglie_per_gestire_affari_illeciti-174917634/

Anche lì potrete cibarvi fra carenze igieniche e locali fatiscenti ed a che ci siete potete visitare, l'imponente tribunale, costruito da colui che la legge, la faceva rispettare. A pochi passi vi è corso Camillo Finocchiaro Aprile, lì troverete decine e decine di fruttivendoli abusivi, con le loro bancarelle piazzate sopra le strisce pedonali che invadono mezza carreggiata. Come nell'esempio mostrato in foto (questo non è il corso Camillo Finocchiaro Aprile, lì è anche peggio). Vuoi mettere il sapore della frutta fra diossina, polveri sottili e batteri?



Mi fermo qua, vi ho narrato una parte del centro storico, non vi dico cosa c'è in periferia, anche se Brumotti, vi ha fatto un quadro nei giorni scorsi... http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/aggressione-a-brumotti-allo-zen-di-palermo_32160.shtml

 Il Palermitano con il cuore ripudia la mafia, ma con la mente resta e resterà mafioso. L'atteggiamento mafioso è presente nel suo Dna, lo vediamo quando parcheggia in doppia fila, quando non rispetta le code, quando contatta l'amico per risolvere un problema, quando chiede al boss il permesso per potersi aprire un attività, quando si affida al parcheggiatore abusivo, quando acquista da chi licenza non ha, e paga il pizzo per occupare quella determinata postazione. Quando chiama la parrucchiera a casa e la paga a nero. Quando deve ristrutturare casa e chiama operai improvvisati che non possono fatturare, perché senza licenza... Tutti questi individui si lamentano che lavoro non ce n'è, che non c'è futuro, che c'è solo sfruttamento, ma continuano a finanziare l'illegalità.

Concludendo, quando nel 1998 sono andato in Grecia, dialogando con la popolazione locale, dicevo che provenivo dalla Sicilia, loro mi rispondevano istintivamente, Mafia.
Allora mi offendevo, ma oggi avendo la consapevolezza che il 95% dei palermitani agisce con metodo mafioso e che la mafia aleggia in tutti i settori dal pubblico al privato, posso solo affermare che avevano ragione e che Falcone, Borsellino e tutte le altre vittime di mafia sono morte invano.

Francesco Capizzi

1 commento:

  1. Sara anche vero ma purtroppo non e diverso ne a milano ne a bologna o in altre grandi citta e la mentalita italiana e latina in generale

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