mercoledì 11 marzo 2020

Coronavirus: quando costa ad affidarsi agli incapaci

Da prima che scoppiasse l'epideima del coronavirus, abbiamo sempre definito questo governo, un governo di incapaci, i peggiorni governanti di sempre, eppure malgrado collezionano disastri su disastri, il nostro Presidente della Repubblica delle banane non si decide a far cadere il governo, sciogliendo le camere.



Ma torniamo alle questione virus. L'emergenza coronavirus, parte dalla Cinà lo scorso dicembre 2019. L'OMS (organismo mondiale della sanità) avverte tutti gli Stati, sulle modalità di contagio e diffusione del virus, e sulla possibilità di intubare a macchine chiamate ventilatori polmonari i pazienti che hanno difficoltà respiratorie.

Mentre tutti gli Stati del mondo, correvano ai ripari bloccando i voli da e per la Cina, in Italia i piddioti ed i sinistrati, gridavano al razzismo, innegiando a porti aperti e frontiere aperte e per sembrare credibili indicevano cene di solidarietà con i cinesi. Quando il chiudere le frontiere non era una manovra razzista, ma solo una manovra a tutela della collettività. Fonte


Persino il sindaco Orlando, ha incontrato il presidente della comunità cinese (Fonte), in quanto si lamentavano del calo del volume di affari e quindi si sentivano discriminati, ed il sindaco e tutti i seguaci sinistrati invitavano la gente a frequentare i ristoranti e le attività cinesi, al grido di #noinonabbiamopaura, gli stessi che oggi cambiano idea come cambia il vento e scrivono #iorestoacasa e quando gli dici e restaci, ma non vedo perché devi obbligare anche a me a stare a casa, ti rispondono che sei un pazzo, che sei incivile, che fai schifo, che sei egoista... quando in realtà sono semplicemente coerente con il mio pensiero.

L'armata brancaleone ha continuato a sponsorizzare, aperitivi al grido di #noalrazzismo ed il più cazzuto di tutti è Zingaretti che fra un aperitivo e l'altro ha dichiarato sono positivo al coronavirus, ma state sereni, resterà a capo del PD per ancora molto altro tempo.




Quindi i primi fomentatori di questi focolai di menefreghismo acuto, sono stati proprio loro i #restiamoumani ed ora vogliono darci lezioni di vita.

Arrivati i primi focolai, causati da imprenditori che viaggiavano da e per la Cina, i nostri baldi govenanti presero una decisa e ferma posizione, sono vietati i voli da e per la Cina ad eccezione degli scali, quindi bastava fare scalo da qualche altra parte e poi venire in Italia. Ed ognuno di voi che ha viaggiato ed ha transitato in porti ed aereoporti ha costatato che nessun controllo sicurezza è stato fatto.

Ma l'errore più grande che hanno fatto questi dilettanti allo sbaraglio è stato fregarsene delle direttive dell'Oms. Di fatto nessuno di noi è a conoscenza del reale stato degli ospedali, sappiamo tutti che ci sono stati tagli alla sanità, chi ha avuto la brutta esperienza di finire ricoverato ha scoperto che abbiamo una sanità da terzo mondo, con formiche e topi che circolano negli ospedali (fonte1) (fonte 2), e con malati gettati come pezze vecchie in corsia, perché mancano posti letto (Fonte 3) e se cercate sulla rete ne trovate articoli. Quando il primo promotore della chiusura degli ospedali e del taglio di 3600 posti letto è proprio Zingaretti (Fonte). Il tutto è avvenuto nel silenzio generale, in quanto ne destra e ne sinistra hanno fatto opposizione, si sono lamentati solo del taglio sull'accoglienza, ma mai nessuno ha protestato sul taglio degli ospedali, sul taglio alla sicurezza e alle forze dell'ordine... tutti zitti solo hashtag a favore dei poveri immigrati.


Per non parlare di Emma Bonino, colei che praticava gli aborti nei garage utilizzando una pompa di bicicletta, che nel suo programma di +Europa mette l'abolizione del servizio sanitario nazionale, trasformandolo come in America, se hai soldi ti curi, altrimenti muori.

Il nostro Conte, essendo a conoscenza della situazione precaria degli nostri ospedali e con il virus alle porte, avrebbe dovuto acquistare centinaia e centinaia di respiratori, il cui costo parte da 5000€, ma che sono necessari per tenere in vita il paziente che ha contratto una forma acuta di coronavirus ed ha bisogno della rianimazione. Ma malgrado la situazione  era conosciuta, in quanto la regione Lombardia era già al collasso con l'influenza del 2018, non è stato preso nessun provvedimento (tagli alla sanità).



Quindi mentre tutti gli stati hanno allertato le strutture ospedaliere ed hanno bloccato le frontiere, noi non abbiamo fatto nulla.
E mentre da noi scoppia l'epidemia, ed iniziano le prime misure restrittive, negli altri stati ancora non si sviluppano, focolai importanti. Parte la zona Rossa e la Zona Gialla, ma la gente fa su e giù in tutta tranquillità, tanto che quando le restrizioni si fanno più serie, la bozza del decreto viene diffusa prima dell'emanazione e parte l'ennesimo disastro di questa banda di incompetenti. Dal nord i treni partono stracarichi di possibili infetti verso il sud, un popolo in movimento che viaggia senza essere controllato. Il giorno successivo, parte la pandemia nelle carceri, si registrano 12 morti, incendi e distruzione di lettini e strutture. 50 detenuti evasi fra cui un ergastolano che scontava una pena per omicidio di cui 22 ancora non rintracciati (Fonte). 4 Guardie penitenziarie prese in ostaggio ed un poliziotto ferito in una sparatoria con i detenuti in fuga (Fonte). La borsa di Milano perde punti percentuali e lo spread sale (Fonte). Le maggiori perdite le registrano i titoli bancari. Gli altri stati chiudono le frontiere con l'Italia (Fonte), compreso voli e navi. Il tutto mentre da noi sbarcano tutti navi da crocere (Fonte) ed immigrati (fonte), perché dobbiamo fermare l'economia della nazione, tranne quella delle cooperative ed il business dell'accoglienza. In tutto questo sono iniziati i primi furti alle pizzerie chiuse per via del decreto (Fonte), oltre i soliti furbetti che continuano a tenere le loro attività abusive e non aperte (Fonte).

Il decreto del consiglio dei ministri avrà l'unico compito di distruggere il tessuto produttivo del paese, ma vi diranno che lo fanno per le categorie a rischio, in quanto loro affermano che il virus può attaccare tutti, ma può essere mortale solo per gli immunodepressi, per gli anziani e per malati oncologici, ma in realtà essendo che mancano ventilatori per la rianimazione, hanno l'ordine di intubare solo coloro che hanno possibilità di sopravvivenza, e quindi non sarà più valido il principio secondo cui il primo arrivato è il primo assistito perché - spiega la società degli anestesisti - «equivarrebbe comunque a scegliere di non curare eventuali pazienti successivi che rimarrebbero esclusi dalla terapia intensiva». La decisione di porre una limitazione alle cure dovrà essere comunque motivata, comunicata, documentata. Anche se di fatto si nega la ventilazione meccanica al paziente, devono comunque essere garantite le cure alternative e, in caso, la sedazione palliativa. In base alle raccomandazioni di etica clinica, i criteri di accesso alla terapia intensiva andrebbero discussi per ogni paziente «in modo il più possibile anticipato» creando una lista di persone «meritevoli» della rianimazione nel momento in cui le loro condizioni dovessero peggiorare (fonte). E come ciliegina sulla torta, inizia lo sciopero degli autotrasportatori, che chiedono mascherine e autogrill aperti h24. Ma se non ci sono mascherine per gli ospedali, come faranno a garantire le mascherine per loro. In tutto questo giorno 16 marzo si riuniranno i capi di governo europei, e per ordine del giorno, avranno a primo posto il MES per salvare le banche tedesche, dove si teme qualora l'Italia non riuscisse a pagare le somme richieste il pignoramento dei conti correnti e dei beni degli italiani. E mentre da un lato l'Europa chiede, da un altro lato ha il braccino corto. Niente mascherine e materiale sanitario per l'Italia, l'unico aiuto concreto arriva dalla Cina, che dona all'Italia 1000 respiratori, mascherine e materiale sanitario. Quando si dice che i veri amici, si vedono al momento del bisogno. E mentre l'Europa si prepara al golpe finanziario, arrivano 30000 soldati americani in difesa dell'unione Europea, ma in difesa da cosa? dalla minaccia Russa o da possibili focolai di rivolta dei cittadini europei che vedendosi pignorati i conti correnti, iniziano una rivolta. Una cosa è certa, mentre vi obbligano a stare a casa, inondandovi di allarmismo immotivato, loro hanno la possibilità di agire incontrastati, oggi ci stanno togliendo le risorse finanziarie e domani la voglia di vivere. Sta di fatto che oggi andando in banca per sapere gli esiti di un mutuo richiesto a gennaio, che sino a due settimane fa, doveva essere approvato senza problemi, oggi il direttore mi ha detto, ha causa del coronavirus, non possiamo accendere mutui e prestiti, in quanto non abbiamo nessuna garanzia che lei in questa fase riesca a pagare con un attività che non produce reddito. Del resto lo stesso Conte, nello spiegare il decreto del consiglio dei ministri, ha dichiarato "dovete abituarvi a nuovi stili di vita", ma se è una cosa temporanea di qualche giorno sino al 3 aprile o poco più, perché dobbiamo abituarci a nuovi stili di vita?

A voi le conclusioni.

Francesco Capizzi

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