Qualcuno potrebbe pensare che sono diventato pazzo, ma in realtà quando è il primo cittadino ad esortare l'anagrafe a non rispettare una legge nazionale, da questa amministrazione possiamo aspettarci questo ed altro...
Ma andiamo ai fatti, venerdì 25 gennaio 2019 tutti i giornali locali, parlano di un accordo fra la Soprintendenza (ente regionale che rilascia i pareri per le installazioni nel suolo pubblico, all'interno del centro storico) ed il Suap (ente comunale che rilascia le autorizzazioni comunali), che dà una sospensiva ai titolari di circa 30 dehors che si sono visti recapitare dalla Sovrintendenza una richiesta di sgombero e di messa in pristino delle aree occupate. Articolo di Live Sicilia
Il provvedimento nasce in quanto il Suap per questi 30 fortunati gestori di locali, ha dimenticato di chiedere il parere alla Soprintendenza per l'istallazione di questi Dehors. Per dare un termine di paragone a chi ha iniziato a seguire da poco il mio blog, al fortunato esercente di piazza Olivella, è stata rilasciata in soli 23 giorni, nel mese di agosto 2015, un autorizzazione ad occupare il suolo pubblico per l'installazione di un dehors, che viola la delibera comunale 252 del settembre 2014. Mentre per la mia attività commerciale, hanno impiegato 174 giorni per un parere negativo e 98 giorni per un parere positivo, quando nella delibera è espressamente dichiarato che il processo autorizzativo avrà un tempo massimo di 90 giorni, per dei semplici ombrelloni, tavoli e sedie. Adesso avete capito quanto è stato fortunato questo gestore? Ma le sue "fortune" non finiscono qui, in quanto, quando chiedevo al Suap di poter istallare una struttura simile, il Suap mi rispondeva dicendo, che strutture del genere sono vietate in tutto il territorio cittadino, pertanto chiedevano un intervento alla Polizia Municipale, che intervenendo verificava che il locale incriminato aveva un autorizzazione rilasciata dal Suap e chiudeva la pratica, multandoli per la sola tenda di 14mt non autorizzata. Sanzione di 50€ con l'obbligo di smontarla entro 5 giorni, ma pensate che qualcuno abbia verificato che la tenda sia stata realmente smontata?
Riassumendo, il Suap mi scrive che la struttura non può essere istallata, chiede l'intervento della Municipale, che la trova autorizzata dal Suap e chiude la pratica. Geniale, no?
Ma ancora non ho finito di elencare le fortune di questo gestore...
Il 31 dicembre 2017, scadono tutte le concessioni di suolo pubblico, compreso la nostra e come previsto nella delibera all'art. 15 al punto d) (alla scadenza della concessione, rimuovere integralmente i manufatti e rimettere in pristino stato), noi siamo stati gli unici locali a lasciare l'area sgombera.
Le nostre richieste di legalità, sono state letteralmente ignorate, sia per questo "fortunato" gestore, che per i restanti gestori che occupano e continuano ad occupare abusivamente il suolo pubblico.
Tornando al "fortunato" gestore, per l'art. 19 della delibera 252 del settembre 2014, in caso di verbale che accerta la violazione delle prescrizioni contenute nel provvedimento, il titolare è tenuto ad eliminare le irregolarità. Nel caso venga accertato il perdurare delle irregolarità, il titolare della concessione incorre nel decadimento della stessa e per un anno non gli sarà possibile richiedere una nuova concessione...
Ma allora come mai, durante questi controlli, non gli sia decaduta la concessione? Sarà forse perché la struttura veniva dichiarata regolare?
Di certo posso affermare, che l'unico controllo che ha portato a risultati efficaci nel marzo del 2017 è stato fatto dai Carabinieri, in quanto nei controlli effettuati dal nucleo del CAEP della Polizia Municipale, secondo questo articolo del marzo 2016, gli unici 2 locali risultati regolari su 9 locali controllati, sono il nostro e quello del "fortunato" amico. Ma come è possibile che una struttura, con la stessa autorizzazione risulti regolare per la Municipale ed irregolare per i Carabinieri?
Sta di fatto che dopo i controlli dei Carabinieri hanno ridotto l'area occupata, hanno ritagliato un pezzo di pedana, ed hanno abbassato l'altezza dei pali delle recinzioni.
Il 28 giugno 2018 vengono eseguiti dei controlli da parte della Polizia Municipale, i giorni successivi esce un articolo che recita:
La polizia Municipale ha denunciato 4 gestori di attività di somministrazione alimenti e bevande, per occupazione abusiva di un totale di 263 metri quadri di suolo pubblico e comminato oltre 4000€di sanzioni, dei locali ubicati in piazza Olivella, uno è risultato regolare. Articolo
In teoria anche il "fortunato" gestore avrebbero dovuto multare, vista la concessione scaduta, ma secondo uno di loro, sono stati multati di 50€ per la solita tenda che non hanno provveduto a smontare.
In tutto questo frangente, tutti hanno continuato ad operare tranquillamente con ampi spazi e strutture accoglienti, fuori ogni regolamento.
Il 30 ottobre 2018, gli agenti del Commissariato Oreto effettuano i controlli da me richiesti sul "fortunato" gestore, confermando che la concessione era scaduta.
Pertanto se nei controlli del marzo 2018, il "fortunato" gestore avesse ricevuto una sanzione per occupazione abusiva di suolo pubblico, aggiunta alla sanzione del 30 ottobre, farebbe scattare i sigilli per l'attività commerciale per 5 giorni, e qualora non smontasse la struttura, i giorni di sigilli si prorogherebbero sino alla completa messa in pristino.
Ma pensate che dal 30 ottobre ad oggi, il Suap abbia fatto notificare alla Polizia Municipale i famosi 5 giorni di chiusura? Niente di tutto questo, anzi come avete letto il Comune ci mette una pezza ed applica una sospensiva per questi 30 fortunati, fra cui il nostro amico di piazza Olivella.
Il colmo dei colmi lo si legge nei giornali, ma anche sulla pagina della Confcommercio. Il presidente della Fipe, la federazione che dovrebbe tutelarci, afferma che "lasciarli a loro posto è una buona notizia, finalmente si dà, un indirizzo certo se pur temporaneo, sulla questione dehors, nel centro storico, salvando così aziende e posti di lavoro"... Comunicato Antonio Cottone
Del resto la Soprintendenza, non ha mai detto che non li avrebbe autorizzati questi 30 locali, ha sempre detto che non poteva autorizzare, strutture non idonee, che sono state rilasciate senza il loro parere, per tutelare il patrimonio storico e monumentale delle piazze, pertanto chiedeva a questi gestori di smontare queste strutture, per poi procedere all'autorizzazione delle nuove.
Quindi in sintesi questi gestori, non vogliono perdere il loro status di privilegiati, rinunciando ad avere le loro strutture, con strutture adeguate alla normativa regionale, hanno fatto pressioni al Comune affinché con la scusa della perdita dei posti di lavoro, ricevessero una sospensiva che li proteggesse dai controlli, finché non verrà fatta la nuova delibera, che attendiamo da 2 anni, e che mese dopo mese ci assicurano che sia in uscita e che ancora ad oggi non si ha una data certa di quando uscirà, visto e considerato che fra rimpasti e lavate di mano, le uniche volte che si sente un espressione uscire dalla bocca del nostro Sindaco e per andare contro il Ministro dell'Interno, per crearsi un nuovo elettorato in virtù delle elezioni europee.
Quando ho deciso di fare l'imprenditore, il Suap pubblicizzava "A Palermo, fare un impresa, non è più impresa"... Chissà a quali imprese si riferivano, perché chi vuole fare impresa legalmente, la prende sempre dove non batte il sole... con la complicità di chi avete votato e dovrebbe tutelarvi.
Francesco Capizzi
Come sempre: "La Legge... non è uguale per tutti"!--- Si tratta di amicizie, di mazzette, di timore di ritorsioni? Il fatto è che questo genere di malcostume sopravvive e, forse, sopravviverà per sempre!
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