Elezioni, dopo elezioni in Italia non si è mai votato per il più bravo o per un ideale, si è sempre votato in base al proprio interesse ed al proprio tornaconto, in quella che viene spesso definita la politica clientelare. A trarne beneficio sono coloro che si servono della politica, specie qui al sud, dove tutto si muove con due pesi e due misure. In quest'ultimo anno l'affidarsi ai soliti movimenti politici, non ha portato i frutti sperati, persino quelli che si sono rivolti al nuovo che avanzava, hanno sbattuto il muso come un treno lanciato su un muro di cemento armato, ed è venuto alla luce, ciò che ho sempre sostenuto, affidarsi agli incapaci può costare caro. A soffrire di questa politica di dilettanti allo sbaraglio sono state le vittime di covid e non, che a causa di un piano pandemico non aggiornato, a causa di cure non idonee e protocolli errati, a causa della chiusura degli ospedali per i non malati covid... Hanno contribuito ad alimentare questo Stato dittatoriale. In oltre un ventennio, hanno distrutto la sanità, ed oggi scaricano le colpe della loro incapacità, sulla popolazione sana, etichettandoli come untori e portatrici sani del virus, quando a morire sono solamente le vittime di una sanità allo sfracello. Per dare una sorta di regole, nel tentativo di dare un senso alle restrizioni, si sono inventati l'Italia a colori. Le zone rosse, identificano un rischio alto. Le zone arancio, medio alto. Le zone gialle, rischio basso e le zone bianche rischio nullo. Il loro obbiettivo resta sempre lo stesso, distruggere il tessuto economico. Di fatto durante la prima ondata, hanno sfruttato i picchi dell'influenza stagionale degli anni passati, per calcolare i periodi di affollamento degli ospedali e delle terapie intensive. Mentre per la seconda e terza ondata, eliminata l'influenza, che ha solamente cambiato nome, hanno usato l'andamento della prima ondata per creare le zone a colori, ma quando si sono resi conto che sia la seconda che la terza ondata erano più blande rispetto alla prima, hanno inventato da prima l'arancio scuro ed il giallo scuro, e poi successivamente hanno stravolto i parametri scelti inizialmente, abbassando indici RT ed introducendo l'incremento settimanale di 250 positivi su 100000 abitanti. Così facendo hanno costretto per un altro semestre le attività commerciali a rimanere chiuse, con aiuti ridicoli ed hanno impedito alla popolazione di vivere una vita normale, pur non vietando a loro la libertà di movimento.
Andiamo ad analizzare i numeri della Sicilia, per dimostrare come stanno manipolando la nostra vita. I dati sono stati inseriti in 3 file exel denominati "positivi", "ricoverati", "terapie intensive"
I colori delle regioni, sono stati intromessi a partire dal mese di novembre e malgrado la Sicilia avesse numeri bassi (15324 positivi) è stata messa come zona arancio, perché non aveva attivato nuovi posti in terapia intensiva. La zona arancio è proseguita fino al 28 novembre quando abbiamo raggiunto 39822 positivi. Quindi siamo diventati zona gialla, malgrado avevamo 24498 positivi in più rispetto a prima. Dei Nas inviati da Roma, per verificare lo stato delle terapie intensive, non se n'è saputo più nulla. Siamo rimasti zona gialla fino alle festività natalizie, dove abbiamo avuto un picco massimo di 40730 positivi, ed un picco minimo di 33493 positivi. Terminate le restrizioni natalizie, siamo tornati zona gialla, dove abbiamo raggiunto il picco massimo di 45452 positivi. Musumeci, chiese ed ottenne la zona rossa. In zona rossa il picco massimo di positivi è stato 48001 e raggiunti i 41122 positivi, siamo tornati zona arancio, malgrado avevamo i stessi numeri di quando eravamo in zona gialla. Dopo 11 giorni torniamo zona gialla con 34549 positivi. Giorno dopo giorno i numeri dei positivi scendo, tanto che si spera di arrivare alla fatidica zona bianca e quando arriviamo a 14323 positivi, ci fanno diventare zona arancio, in quanto pur di non farci diventare zona bianca, hanno abbassato di 0,5 punti l'indice rt, costringendo le nostre attività a restare chiuse. Giunti al 7 aprile, applicano un ulteriore restrizione, dando ai presidenti di regione la possibilità di dichiarare zona rossa, i comuni che hanno totalizzato un aumento di 250 positivi su 100000 abitanti, quindi basta un aumento dello 0,25% di positivi, per fermare numerose categorie economiche, Malgrado abbiamo un indice RT sotto 1, abbiamo terapie intensive ed i ricoveri quasi vuoti, restiamo insieme alla Sardegna ed alla Valle D'Aosta le uniche regioni arancio d'Italia.
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